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Dopo gli sviluppi odierni della vicenda che riguarda Ilaria Salis, il Sindaco di Monza Paolo Pilotto - che fu docente di Ilaria al Liceo Classico B. Zucchi in città – si rivolge al Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale Antonio Tajani.

Ilaria Salis, la posizione del sindaco di Monza Paolo Pilotto

Di seguito le parole del sindaco Pilotto in una nota: Nella Sua attività a tutela della nostra concittadina, pur consapevole della complessità interpretativa relativa al rapporto fra le legislazioni di due diversi Stati, sono convinto che sia possibile individuare all’interno del diritto italiano, del diritto ungherese, di quello europeo e di quello internazionale gli strumenti necessari per potere garantire la dignità di trattamento della persona detenuta e sottoposta a giudizio”, afferma Pilotto. Il Sindaco ha voluto richiamare, in proposito, anche il testo di una Mozione approvata dal Consiglio Comunale di Monza lo scorso 1 febbraio 2024, che esprimeva i sensi di una “grave preoccupazione che i rappresentanti della comunità cittadina avevano manifestato rispetto alle condizioni di detenzione di Ilaria Salis”. In particolare la Mozione del Consiglio Comunale chiedeva al Governo di proseguire nella esplorazione della possibilità di chiedere il trasferimento della nostra concittadina in Italia per trascorrervi il periodo di custodia detentiva in attesa del termine del processo in corso in Ungheria. “Alcuni mesi orsono, all’evidenziarsi della vicenda umana e giudiziaria della nostra concittadina, avevo avuto modo di apprezzare la Sua scelta di avviare contatti con il Governo ungherese – prosegue Pilotto rivolgendesi all’On. Tajani - cercando di fare valere principi giuridici ed etici che fanno riferimento alla comune tradizione e cultura europea”. “Sono certo del Suo impegno a favore di ogni cittadino residente all’estero, in particolare di chi si trovi in condizione di forti necessità di tutela”, ha concluso il Sindaco Pilotto. 

Ilaria Salis, la posizione di Sinistra Europea 

Oggi Maurizio Acerbo e Attila Vajnai, come rappresentanti della Sinistra Europea, hanno seguito l'udienza del processo a Ilaria Salis a Budapest. Dopo l'udienza hanno rilasciato questa dichiarazione: "Oggi a Budapest si è consumata una palese violazione dei diritti umani. Il governo di Orban, amico di Giorgia Meloni, ha nuovamente sottoposto la prigioniera politica Ilaria Salis a un trattamento inumano e degradante che non ha alcuna giustificazione di sicurezza. Una donna indifesa è entrata in aula circondata da poliziotti con passamontagna come se fosse una pericolosa criminale. Ilaria Salis è stata riportata in aula in catene e il giudice ha respinto la sua richiesta di arresti domiciliari in Italia e persino a Budapest con argomenti inaccettabili. Orban, come il suo alleato Trump, criminalizza e combatte l'antifascismo. Orban usa Ilaria Salis per ostentare il suo pugno di ferro contro gli antifascisti. È chiaro che siamo di fronte a un processo politico, perché in Ungheria non c'è indipendenza della magistratura dal governo. Per il giudice, l'antifascismo è una forma di pericoloso estremismo, non la base della democrazia in Europa. È inaccettabile che il giudice abbia detto che 13 mesi di carcere non sono un'esagerazione. I partiti di destra italiani volevano abolire la carcerazione preventiva e tacciono sul governo amico che vuole imporla per un periodo molto lungo. È vergognoso che il governo italiano e la sua maggioranza non fossero presenti oggi a Budapest. Il governo italiano non sta facendo nulla per tutelare un cittadino che non ha mai avuto problemi di salute. Per il giudice, l'antifascismo è una forma di pericoloso estremismo, non il fondamento della democrazia in Europa. È inaccettabile che il giudice abbia detto che 13 mesi di carcere non sono un'esagerazione. I partiti di destra italiani volevano abolire la carcerazione preventiva e tacciono sul governo amico che vuole imporla per un periodo molto lungo. È vergognoso che il governo italiano e la sua maggioranza non fossero presenti oggi a Budapest. Il governo italiano non sta facendo nulla per proteggere un cittadino del nostro Paese vittima di una persecuzione politica e giudiziaria. La Sinistra Europea chiede un'indagine speciale su questo caso al Parlamento europeo".