La presentazione dell'avversario: il posticipo in Friuli come paragone per ciò che il Monza dovrà fare..
Reduci dall'esaltante trasferta di Vicenza, che ha lasciato strascichi polemici in casa Lanerossi, il nostro Monza non si guarda alle spalle, ma è già proiettato alla sfida con la capolista Pordenone.
La situazione di classifica – Conosciamo molto bene la posizione del Pordenone, i ramarri guidano la classifica dall'alto da inizio campionato e viaggiano a vele spiegate verso la promozione in B. I neroverdi comandano anche nella speciale graduatoria dei gol segnati, ben 43, mentre per quanto riguarda il pacchetto difensivo risultano essere la quinta difesa con 25 gol al passivo (solo un gol subito in meno del Monza). Un dato che potrebbe far sorridere in biancorossi in vista dell'impegno contro la capolista è che tutte e tre le sconfitte stagionali sono maturate in casa: la prima contro la Fermana 1-0, la seconda contro la Triestina 2-1 e l'ultima contro il Rimini 2-1. Proprio da quella sconfitta i ramarri hanno inanellato una serie di sette risultati utili consecutivi, per un totale di 15 punti conquistati, che gli hanno permesso di portare a dieci le lunghezze di distanza dalla Triestina seconda, battuta peraltro settimana scorsa.
Da tenere d'occhio – Il bomber della squadra è Candellone, autore di 10 gol stagionali, punta ventunenne in prestito dal Torino che ci ha punito all'andata. Altro elemento da trattare con particolare cautela è Burrai, 6 gol finora per il centrocampista che occupa la posizione centrale in mezzo al campo nel 4-3-1-2 di Tesser, vecchia volpe della panchina che fino all'anno scorso allenava la Cremonese in Serie B, campionato conquistato con i grigiorossi nel 2016/17, ed esonerato a cinque giornate dal termine del campionato. Anche il capitano De Agostini, terzino sinistro, può essere un'ottima freccia all'arco di Tesser dato che ha già realizzato cinque reti.
L'ultimo incontro – L'ultimo match disputato dai friulani è stato il derby regionale contro la Triestina vinto per 2-1, una vittoria che ha messo probabilmente la parola fine sul discorso primo posto. Al Nereo Rocco di Trieste gli ospiti passano in vantaggio già dopo due minuti grazie a un inserimento letale di Candellone che, entrato in area di rigore, batte il portiere triestino con una spaccata che si infila sotto la traversa; le due squadre combinano poi poco fino al 40', tre minuti dopo sempre Candellone si guadagna un calcio di rigore che Burrai trasforma spiazzando Offredi. Nel secondo tempo i padroni di casa hanno la possibilità di riaprire il match al 48' quando il direttore di gara decreta il secondo rigore di giornata, ma Granoche si fa ipnotizzare per la prima volta in stagione da Bindi che compie un autentico miracolo e tiene il risultato fermo sul doppio vantaggio dei neroverdi. È solo la Triestina che attacca e al 75' trova il meritato gol con Costantino che batte forte sotto l'incrocio vicino l'area piccola, l'incolpevole Bindi deve arrendersi. L'ultimo sussulto della partita arriva all'88' ed è di marca giuliana, ma si conclude con un niente di fatto, il Pordenone sbanca Trieste e mette in cassaforte la B.
La storia – Nato nel 1920 c'è poco da dire riguardo la storia del club neroverde. L'unica volta in cui i ramarri furono vicini a raggiungere la cadetteria fu nel lontano 1946, exploit poi non replicato negli anni successivi dato che la squadra militò soprattutto tra Serie D e C2. La svolta arriva dal 2013/14: il Pordenone vince il proprio girone di Serie D e ritorna in terza serie dopo 11 anni di assenza, vincendo anche l’unico trofeo della sua quasi centenaria storia: lo scudettino di categoria. Il primo anno di Lega Pro si rivela drammatico per i pordenonesi, sconfitti nella doppia sfida playout proprio dal Monza aggrappato a Pea, col club che viene poi ripescato in estate. La stagione 2015/16 è totalmente differente: la squadra chiude seconda, uscendo nella semifinale ai playoff contro il Pisa; l'anno successivo la squadra si conferma, chiudendo terza ma venendo eliminata ancora una volta in semifinale dal Parma. Un leggero calo si avverte nel 2017/18, la squadra fatica ad ingranare e chiude il campionato nona perdendo ancora i playoff, ma è in Coppa Italia che i neroverdi si fanno notare da tutto il paese. Il Pordenone prima elimina il Cagliari e poi a San Siro tiene testa all'Inter che costringe ai calci di rigore (dopo lo 0-0 dei 120 minuti), venendo sfortunatamente battuta nella roulette degli undici metri. Quest'anno arriverà, con ogni probabilità, la prima storica promozione in Serie B.
I precedenti - Sono sette i precedenti tra biancorossi e neroverdi. Lo score parla di 4 vittorie del Monza, 1 pareggio e 2 sconfitte. La prima volta in cui i due club incrociarono i loro cammini fu nel 2002/03 in C2: Monza che proveniva dal drammatico doppio salto dalla B alla quarta serie e che in quella stagione ottenne un solo punto dalla doppia sfida ai ramarri, prima uno 0-0 in casa e poi una sconfitta di misura in quel di Pordenone. La rivincita biancorossa arriva nella stagione 2013/14, nel campionato di Lega Pro, quando le due squadre si affrontarono per ben quattro volte nell'arco di un anno, prima nella regular season e poi nell'appendice degli spareggi, e per altrettante volte a spuntarla fu il Monza; roboante fu il 6-3 del ritorno che valse la salvezza sul campo e che coincide con l'ultima vittoria monzese sul Pordenone. Infine c'è il 2-0 dell'andata, primo e finora unico successo dei friulani a Monza. Al Bottecchia il Monza ha raccolto 6 dei 9 punti disponibili: 3 gol fatti e 1 subito.
L'andata – La partita del Brianteo si concluse sul 2-0 per gli ospiti. Pordenone che passa subito all'8', con Candellone abile a sfruttare una distrazione difensiva biancorossa e a superare Guarna con un dolce pallonetto. La sfida è poi molto equilibrata per tutto il primo tempo con azioni pericolose sia da una parte che dall'altra, al ritorno in campo dagli spogliatoi è il Monza ad andare vicinissimo al pareggio, il piazzato di Guidetti termina però poco lontano dall'incrocio dei pali. Anche il Pordenone va vicino al gol al 55', ma cinque minuti dopo Gavazzi si fa espellere per doppia ammonizione costringendo i ramarri a giocare in dieci per la restante mezz'ora. Il Monza attacca a testa bassa e il pari sembra dietro l'angolo, per tre volte i biancorossi sfiorano l'1-1, ma a chiuderla è il Pordenone in contropiede, con Magnaghi che non lascia scampo a Guarna e all'85' mette in ghiaccio la sfida.
Sarà il primo assaggio di B contro un avversario che ha dimostrato molto nell'arco di questa stagione, bisognerà buttare il cuore oltre l'ostacolo perché la corsa verso la serie cadetta passa (ormai) dal secondo e terzo posto, senza considerare la Coppa Italia di Serie C, posizioni che sono a portata di mano, con la Triestina attesa dalla complicata trasferta di Vicenza, e la FeralpiSalò che in casa se la vedrà con la Samb. Il secondo posto deve essere l'obiettivo da qui a fine stagione in campionato.
Dennis Galimberti