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La truffa dell'acqua che spaventa la Brianza. Prima Varedo, poi Muggiò e ieri Lissone. Le dinamiche sono le stesse. Tre individui, uno a far da palo, uno vestito da carabiniere e uno da tecnico idrico. Si sceglie la vittima, preferibilmente un'anziana che, magari, viva in luogo isolato.

Si suona al campanello e si racconta che l'acqua della casa, secondo alcuni controlli, sarebbe contaminata. A quel punto, si punta sulla suggestione delle vittime per introdursi nell'abitazione per svaligiarla. Stava succedendo questo anche ieri a Lissone, quando al capezzale di un'anziana donna è arrivato il marito, che era fuori all'arrivo dei malviventi. Questi, insospettito, li ha invitati a uscire. Per fortuna, non erano armati e hanno accolto l'esortazione dell'uomo, fuggendo prima che potesse chiamare la polizia.

Un altro episodio, in pochi giorni, che è stato segnalato alle forze dell'ordine, che proveranno a catturare i truffatori. Nel mentre, non aprite quella porta se vi diranno che c'è il pericolo dell'acqua contaminata in casa vostra.