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Arrigo Sacchi, ex commissario tecnico della Nazionale, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Rai Sport. L'ex ct ha parlato anche dell'ex Monza Mario Balotelli, tornato in Nazionale per uno stage: "Io guardavo sempre l'affidabilità delle persone. Io non convocato Berti, poi lo richiamai e lui mi disse che sarebbe stato il primo ad arrivare all'allenamento e l'ultimo ad andarsene. Così fu. Se Balotelli avesse detto quello che disse Berti l'avrei richiamato anch'io. La testa - ha proseguito l'Arrigo - è la componente più complicata, più difficile. Io non sono arrivato al livello che può avere uno che è depresso. Io non ce la facevo più a tenere quei ritmi. Per 27 anni sono andato all'attacco, vorrei vedere gli altri... Notti insonni, ansietà, tensione, gastrite, mangiare male, ma non sentivo assolutamente nulla. Lo capii e lasciai il contratto più ricco della mia carriera. Io ho avuto anche la difficoltà di passare per un rivoluzionario. Quando arrivai al Milan - ha ricordato - un giornale scrisse che il Milan prendeva un 'signor nessuno'".