Esclusiva - Antonioli a MonzaNews: “Milan senza Maignan, i brianzoli possono ambire alla vittoria. Berlusconi? Avrà il cuore diviso”
In esclusiva ai nostri microfoni, l’ex portiere di Monza e Milan Francesco Antonioli ha analizzato la sfida di questo pomeriggio che vedrà confrontarsi a San Siro rossoneri e brianzoli. Ecco le sue parole.
Francesco, secondo te Silvio Berlusconi come vivrà questo match? “Al Milan Berlusconi è stato al timone per tantissimo tempo e soprattutto ha vinto molti trofei, quindi sarà senza dubbio con il cuore diviso, anche perché adesso ha intrapreso questa nuova, fruttuosa, avventura al Monza, ci terrà sicuramente a fare una bella figura questo pomeriggio”.
Con quali motivazioni scenderanno in campo le due squadre? “Sicuramente il Monza cercherà di ottenere il massimo contro il Milan. Da quando i Bagaj hanno cambiato allenatore le cose hanno cominciato ad andare per il verso giusto, poi i rossoneri sono decimati dagli infortuni, mancherà anche Maignan… la defezione del francese è una brutta botta! A mio parere i brianzoli possono fare senza alcun dubbio una signora partita in quel di San Siro”.
Quali sono gli obiettivi del Monza in vista del match di oggi? “Alla vigilia bisogna sempre puntare all’obiettivo massimo, poi magari durante la gara si renderà opportuno rimodulare le ambizioni. Anche perché se si parte già con la testa da perdente difficilmente riesci poi a ribaltare i pronostici e a vincere la partita. Per me alla fine Monza si giocherà la vittoria a testa fino alla fine della gara.”
Qual è il segreto dei successi del Milan? “Penso che al Milan si sia creato un bell’ambiente grazie al buon lavoro del mister, a dei dirigenti validi e soprattutto a giocatori determinanti che stanno dimostrando con il passare del tempo il loro vero valore. Se poi vogliamo soffermarci sui singoli, reputo che il miglior giocatore della banda di Stefano Pioli sia Rafael Leao, è un calciatore chiave che ha degli strappi importanti nel corso del match, anche se onestamente credo che sia il collettivo la reale forza del Milan”.
Che opinione ti sei fatto riguardo il caso Di Gregorio-Cragno? “ Come molti, sono rimasto davvero sorpreso dal fatto che il portiere titolare in campionato sia Michele Di Gregorio e non Alessio Cragno, dato che quest’ultimo è stato voluto fortemente dalla dirigenza durante il mercato estivo ed è da tempo nel giro della nazionale azzurra. Tutti pensavano che sarebbe stato l’ex Cagliari il titolare del Monza e invece alla fine quel posto è andato a Di Gregorio, che reputo comunque un buon portiere che dà garanzie e merita fiducia da parte dell’ambiente. Resta in ogni caso una situazione abbastanza anomala, andrebbe capito come vengono gestite queste cose dall’interno”.
Raccontaci del tuo passato da calciatore tra Monza e Milano “Io sono nato a Monza, sono cresciuto nel loro settore giovanile. Anche se da tempo abito lontano dalla Brianza mi ha fatto piacere assistere a questa agognata promozione. Da calciatore ho esordito col Monza, è con i biancorossi che che ho mosso i primi passi in prima squadra. Al Milan sono arrivato da giocatore più maturo, lì sono riuscito a vincere anche due Coppe dei Campioni. Sono molto riconoscente alla famiglia Berlusconi che mi ha fatto vivere un’esperienza importante. Silvio Berlusconi sa benissimo cosa ci vuole per vincere”.