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Monza. Città in festa, come neanche quando abbiamo vinto un campionato Mondiale o un Europeo. Una festa incredibile. Tantissima gente che si è riversata per le strade per festeggiare finalmente il Monza la squadra della nostra città. Una gioia immensa per chi come me e diversi altri iniziò a seguirla l’anno della promozione in B quando l’allenava il grande mister Frosio. 35 anni di attesa di sconfitte, umiliazioni, che avevano allontanato tanta gente dallo stadio. Oggi festeggiamo tutti, ma è chiaro, che chi non ha mai abbandonato questa squadra ha qualcosa in più da festeggiare, perché c’era a Scanzorosciate o a Ciserano con tutto il rispetto per queste cittadine dove ci mangia divinamente. Ieri allo schermo gigante è stato un saliscendi di emozioni, non poteva essere una promozione tranquilla ma rispetto alle altre volte non lo so, dentro di me ci credevo, sapevo che sarei stato finalmente felice e con me tutti i tifosi. Sono felice per gli ultras che hanno seguito dovunque questa squadra e anche per quelli che purtroppo fermati dal daspo non hanno potuto festeggiare coi loro “fratelli” che ogni domenica li hanno ricordati perché loro c’erano comunque. Come chi non c’è più, ma ci hanno pensato figli, nipoti, fratelli, il cui primo pensiero è andato a loro. Ai cronisti, ai giornalisti che ci hanno creduto fino alla fine. Grazie anche ai pessimisti, ai polemici ai menagrami quelli mai contenti anche dopo un 4-0 perché alcuni tifosi Monzesi sono così, “pesanti che non meritano nulla” ma ci sono e dobbiamo tenerceli, fan folclore. Grazie e questa dirigenza che ci ha portati in Serie A, ma grazie anche alla vecchia che ci ha fatto rinascere dopo il fallimento.

A me stesso che spero in questi anni di aver trasmesso la mia passione e spero che qualcuno si sia riavvicinato al Monza anche grazie ai miei pezzi e al mio impegno per i colori biancorossi che in qualunque veste sia non ha mai smesso di battere forza.

E ora festeggiamo e godiamo.

Forza Monza

Gabriele Passoni