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Se ancora fosse necessario dimostrare che il calcio non è una scienza esatta, la gara col Vicenza ne ha dato ampia conferma. Mancavano pochi minuti al novantesimo ed il Monza era ancora avanti di quel “corto muso” (copyright Massimiliano Allegri) che, comunque, non dà mai serenità; perché bastava un rimpallo o un minimo errore per vanificare un successo che è stato sacrosanto per il numero di occasioni create e malamente sprecate. Ma il finale di gara ha rimesso le cose a posto, confermando che il Monza dà il meglio di sé negli ultimi minuti.

Mi piace pensare che la rete di un ottimo e duttile capitan Sampirisi abbia cambiato direzione alla partita, che il gol di Barberis abbia dato certezza ai biancorossi, che l’autorete di Pasini abbia dato la conferma che i tre punti erano ormai in cassaforte. E mi piace pensare che, dopo tre marcature non particolarmente “belle” esteticamente, la squadra di Stroppa abbia cercato quella quarta rete di pregevolissima fattura che, pur ininfluente ai fini del risultato, ha consentito a Leonardo Mancuso di sbloccarsi e che sono convinto possa contribuire a dare il la al definitivo cambio di passo stagionale del Monza. Perché se è vero che la squadra brianzola ha fatto di tutto per aiutarlo a ritrovare la rete, è altrettanto vero che poter contare su un bomber di razza come lui sarà una delle armi decisive in questo rush finale di stagione.

Con il gol di Mancuso il Monza ha raggiunto il Lecce al primo posto nella classifica del miglior attacco del torneo. E qui mi piace effettuare una considerazione che so verrà apprezzata dall’AD biancorosso Adriano Galliani, che spesso si focalizza sui numeri. Il Monza realizza mediamente 1,62 gol a partita e ne subisce 1,03. Questi sono, centesimo più centesimo meno, gli stessi dati del Crotone di Stroppa che due stagioni fa centrò la promozione diretta. Ed anche se si guarda alla media punti ottenuti nel girone d’andata e in quello di ritorno da questo Monza si realizza che c’è coincidenza con la tabella di marcia di quel Crotone. Ma, come ha detto il mister biancorosso a fine gara ad una precisa domanda del collega Enzo Mauri “trattasi di due campionati diversi, non sono possibili paragoni“. Vero, in quello attuale c’è molto più equilibrio ed incertezza. Ma, alla fine, sono sempre e solo i numeri a decidere la classifica.  Continuiamo a vivere giornata dopo giornata, augurandoci che il bello debba ancora venire. Paolo Corbetta

Domani sera a Binario Sport un servizio a cura di Simone Schillaci sulla punta del Monza!