Varini (ds Pro Vercelli): 'Il Monza non c'entra nulla in questo girone. Vincerà il campionato, ma sono sicuro che domenica noi...'
Dopo il turno infrasettimanale di recupero per la giornata di sciopero nel mese di Dicembre, il Monza torna in campo, questa volta in trasferta contro la Pro Vercelli, allenata da Alberto Gilardino, volto noto nel panorama del calcio italiano. Partita che sulla carta non fa molto scalpore ma che non deve essere sottovalutata dai ragazzi di Brocchi. All'andata una buona prestazione da parte degli avversari, costrinse il Monza a vincere di misura per 1 a 0. Nonostante i 13 punti di vantaggio su uno strabiliante Pontedera, l'obiettivo è quello di vincere per tenere le distanze dalle inseguitrici. In occasione dell'incontro abbiamo intervistato il Direttore Sportivo della squadra, Massimo Varini, un uomo che frequenta da diversi anni questa realtà calcistica e vanta oltre a molta esperienza, anche una promozione e 4 anni in Serie B.
Massimo, come è andata la prima parte di campionato? Siete stati al di sotto delle aspettative o siete esattamente dove pensavate di essere?
Se devo essere onesto, la prima parte di stagione è stata al di sopra delle aspettative, tutto quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto, forse qualcosa di più. Giochiamo con moltissimi giovani e non siamo mai stati in zona retrocessione, nonostante una squadra a costo basso con moltissimi giovani. Siamo la squadra con più minutaggio in Italia rispetto ai tre gironi. Io credo che sia quello che abbiamo sempre sperato, più di così non potevamo sperare.
Il vostro obiettivo quindi è raggiungere la salvezza prima possibile?
Si, il nostro obiettivo chiaramente è raggiungere la salvezza, continuando a restare fuori dalla zona playout, come stiamo facendo da inizio campionato.
Com'è Alberto Gilardino come allenatore?
Alberto è un ragazzo veramente umile, è una persona che non incarna il calciatore classico di livello che ha militato in certe squadre o che ha vinto il campionato del mondo con Lippi, indossando maglie come quelle di Milan e Fiorentina. È stato un giocatore che ogni anno segnava diversi gol ma non incarna il calciatore dio: è una persona umilissima con cui si può parlare sempre, non parla mai di lui o della sua storia e, sin dai primi giorni, si è messo a disposizione di tutti noi. Non ho mai avuto difficoltà a rapportarmi con lui. È alla sua prima esperienza e ha tutte le capacità e qualità per fare solo che bene.
Cosa ne pensa invece del Monza del duo Galliani-Berlusconi?
Il Monza è di un'altra categoria e nettamente al di sopra di tutte le altre squadre. Pur avendo una squadra molto forte, non sta facendo nient'altro che investire in altri giocatori, anch'essi validi e di qualità. Credo che vincerà il campionato con almeno 20 punti dalle inseguitrici. Tutte le altre squadre, compreso il Pontedera che sta facendo un vero miracolo, non si avvicinano ai biancorossi. C'è troppa differenza economica e societaria. Non esiste in questo girone una degna rivale del Monza, cosa che invece si vede nel girone B. Non c'è competizione con il Monza e credo di avere un po' di esperienza in questa categoria per sostenere questa cosa. Però penso sia normale: la società ha un progetto, quello di portare il Monza in Serie A e, per farlo, oltre a risorse economiche, ci vogliono tante altre cose che la società possiede come forza economica e capacità gestionale in primis di Galliani e sicuramente di Pippo (ndr. Antonelli), che tra l'altro ho avuto il piacere di conoscere come calciatore quando lavoravo per la Reggiana.
Quali crede che siano state le mosse vincenti della nuova proprietà?
Sicuramente Galliani ha capito, appena arrivato, che non era il caso di fare piazza pulita e inserire magari grandi nomi ma poco esperti della categoria. Tenere Antonelli è stata una mossa vincente: è un ragazzo giovane, molto intelligente e conosce molto bene la categoria. Sa come muoversi e questo ha dato i suoi frutti, sia sul campo che fuori.
Che partita si aspetta di vedere tra Pro Vercelli e Monza?
Se dovessi fare un'analisi tecnica direi che non c'è partita ma noi lottiamo per salvarci e giocheremo fino alla morte, sperando di fare risultato e avere dalla nostra qualche risultato favorevole. Non scendiamo in campo già sconfitti anche perchè si sa che in 90 minuti può succedere davvero di tutto. Scenderemo in campo per dire la nostra, senza paura ma con i nostri giovani pronti a correre e a lottare per dare il tutto per tutto. All'andata abbiamo perso contro il Monza per 1 a 0, quindi vuol dire che siamo riusciti a contenerli e a dimostrare il nostro grande valore e così faremo anche domenica perché si sa... il calcio è strano.