“Lascio l’hockey”: il brianzolo Mattia Muratore si ritira dopo 27 anni
Dopo una carriera straordinaria, Mattia Muratore lascia l’hockey in carrozzina, segnando la fine di un’era per gli Sharks.
La scelta di appendere la mazza al chiodo non è stata facile per Mattia, 40 anni, uno dei giocatori più amati e rispettati dell'hockey in carrozzina. "Questo momento sapevo che, prima o poi, sarebbe arrivato", ha scritto.
"Tra poche settimane inizierà il Campionato di Powerchair Hockey e, dopo ben 27 anni, io non ne prenderò parte. Ho deciso di lasciare completamente l'hockey giocato".
Il bisogno di un punto finale
Prima di prendere questa decisione definitiva, Mattia ha cercato altre strade, come giocare meno o scendere di categoria.
"Ma ho capito che, così, non funziona. Devo mettere un punto", ha spiegato. "Questa disciplina sta cambiando in fretta, forse troppo in fretta, in campo la velocità è sempre maggiore così come la forza fisica e io, purtroppo, non sento più questo sport mio, non lo sento più nelle mie corde".
Anche i recenti infortuni hanno contribuito a questa scelta: "Non mi sento più supportato dal mio corpo, soprattutto dal mio braccio destro che, da sempre, è stato il mio punto fermo, la mia oasi di pace".
Gli inizi e i sogni di un bambino
Mattia ha iniziato a giocare a hockey in carrozzina da bambino. "Un gruppetto di ragazzi in carrozzina sparsi qua e là per l'Italia con zero certezze su uno sport ancora tutto da scoprire, zero progetti per il futuro ma una sola, grande luce negli occhi: la voglia di sognare", ha ricordato.
"È stata questa, la molla da cui è partito tutto. Vedere negli occhi di compagni e avversari la voglia di sognare uno sport giusto per loro, la voglia di sognare di essere finalmente protagonisti in campo, la voglia di sognare di regalare e regalarsi emozioni indescrivibili".
Un legame indissolubile
L'hockey in carrozzina ha regalato a Mattia emozioni, fatiche, sacrifici, vittorie, sconfitte e momenti difficili condivisi con i compagni di squadra, creando legami che dureranno per sempre.
"Le emozioni che abbiamo condiviso, le fatiche, i sacrifici, le vittorie, le sconfitte e anche i momenti terribili che abbiamo dovuto attraversare insieme, facendoci forza l'un l'altro anche senza dircelo, hanno creato tra di noi un legame che durerà per sempre".
Un messaggio di incoraggiamento
Anche se l'agonismo è finito, Mattia guarda al futuro con serenità. "Lascio con tutta la serenità del mondo, accettando con il cuore in mano il fatto che ogni viaggio ha un inizio e purtroppo anche una fine", ha concluso.
"Spero solo una cosa: di avervi fatto divertire. In bocca al lupo a tutti, date l'anima in campo e fuori. Sempre".
Un messaggio di incoraggiamento per tutti i ragazzi che, come lui, inseguono i propri sogni nello sport e nella vita.