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barbara berlusconi

Barbara Berlusconi ha consolidato la sua posizione come principale investitore individuale della società Unaluna, acquisendo una quota del 17,6% attraverso un sofisticato meccanismo fiduciario. Dal 17 febbraio scorso, questo consistente pacchetto azionario è stato trasferito alla Riva Reno Fiduciaria di Bologna, dopo la revoca del precedente mandato alla Siref. Questo investimento rappresenta non solo la quota singola più rilevante all'interno della società, ma anche una delle rarissime iniziative imprenditoriali personali note della figlia di Silvio Berlusconi, che sembra così voler tracciare un percorso distintivo nel mondo degli affari.

L'ecosistema digitale di Unaluna: tra sostenibilità e intrattenimento

Fondata nel 2021 dai visionari Franco Villa e Francesca Muggeri, che mantengono ciascuno una quota del 15,8%, Unaluna si è rapidamente affermata come una media company digitale innovativa. Il suo portfolio si articola attorno a due progetti complementari ma distinti: da un lato The Muffa, un canale social che affronta con linguaggio contemporaneo le tematiche ambientali e di sostenibilità, dall'altro Whoopsee, un sofisticato portale di informazione dedicato alle celebrità, al gossip e al mondo della moda.

barbara

Whoopsee, in particolare, rappresenta la punta di diamante dell'offerta editoriale di Unaluna. L'ambizione dichiarata dai fondatori è quella di replicare sul mercato italiano il modello di business che ha portato al successo internazionale piattaforme come TMZ e Page Six, coniugando l'immediatezza dell'informazione digitale con contenuti esclusivi e di alta qualità nel settore dell'intrattenimento.

Un parterre d'eccezione: potere industriale e mediatico

La compagine azionaria di Unaluna rivela la straordinaria capacità di attrarre investitori di primissimo piano del panorama industriale e finanziario italiano. Oltre alla presenza dominante di Barbara Berlusconi, spicca la partecipazione di Gedi Digital con una quota del 14,4%. Questa entità, parte del gruppo editoriale che controlla testate del calibro di La Repubblica, La Stampa e Il Secolo XIX, è saldamente nelle mani della famiglia Elkann-Agnelli attraverso la holding Exor.

La presenza degli Elkann si rafforza ulteriormente con un'addizionale quota del 10% gestita dalla Simon Fiduciaria, storicamente considerata uno strumento di gestione patrimoniale della famiglia torinese. Questa duplice presenza sottolinea l'interesse strategico che il gruppo nutre nei confronti del progetto editoriale di Unaluna.

L'influenza di Del Vecchio e le connessioni con Mediaset

Nell'articolato sistema di partecipazioni di Unaluna emerge anche la presenza velata di Leonardo Maria Del Vecchio, attraverso la società Red srl che detiene il 4,6% del capitale. Sebbene formalmente intestata a una fiduciaria, diversi elementi suggeriscono un collegamento diretto con LMDV, il family office dell'erede dell'impero Luxottica. La gestione di Red è infatti affidata a Nicolò Karim Forni, professionista di fiducia di Del Vecchio, mentre la rappresentanza legale è esercitata da Paolo Altomare, responsabile degli investimenti di LMDV.

Il mondo Mediaset, storico gruppo di comunicazione della famiglia Berlusconi, mantiene una connessione con Unaluna attraverso la partecipazione personale di Matteo Sordo, amministratore delegato della concessionaria pubblicitaria Digitalia '08, che ha investito acquisendo una quota del 2,2%. Questa presenza, seppur minoritaria, evidenzia i legami trasversali che caratterizzano il panorama mediatico italiano.

Andrea Stroppa: il ponte con l'innovazione tecnologica globale

Un elemento di particolare interesse nella governance di Unaluna è la presenza nel consiglio di amministrazione di Andrea Stroppa, figura emergente nel panorama tecnologico italiano e noto per essere il principale referente di Elon Musk nel nostro paese. La sua nomina in un consiglio composto da soli quattro membri sottolinea l'importanza strategica attribuita alle sue competenze e alle sue connessioni internazionali.

Stroppa mantiene relazioni privilegiate con i fratelli Elkann, particolarmente con Lapo, con cui condivide interessi nel campo dell'innovazione digitale. Questa rete di rapporti si è manifestata anche in altre iniziative imprenditoriali, come dimostra la recente vicenda di Artis Wrld, società milanese recentemente messa in liquidazione. Quest'ultima, pur non avendo mai raggiunto un'operatività effettiva, aveva attratto investitori del calibro della Simon Fiduciaria (potenzialmente riconducibile agli Elkann), la società di gestione del risparmio AVM Associati, Lorenzo Landini (manager vicino a Lapo Elkann) e persino il potente gruppo Tharawat Holding Company della famiglia reale saudita, guidato dal principe Turki bin Salman Al Saud.

Il percorso economico e le prospettive future

Dal punto di vista finanziario, Unaluna mostra le caratteristiche tipiche di una start-up in fase di sviluppo, con un modello di business ancora in via di consolidamento. I dati economici più recenti evidenziano ricavi in crescita progressiva, che nel 2023 hanno raggiunto la cifra di 873 mila euro. Come prevedibile in questa fase del ciclo di vita aziendale, il bilancio presenta ancora perdite consistenti, quantificabili in 575 mila euro.

Nonostante questi risultati ancora non a regime, le prospettive future dell'azienda appaiono promettenti, come dimostra la fiducia accordata da importanti istituti bancari. Unaluna può infatti contare sul sostegno finanziario di Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo e Banco BPM per i necessari finanziamenti, oltre che sulla disponibilità degli azionisti a sostenere eventuali ricapitalizzazioni. Questa solidità finanziaria rappresenta un elemento cruciale per permettere alla società di sviluppare pienamente il proprio potenziale nel competitivo mercato dei media digitali.