Nulla di fatto sui Diritti tv, De Siervo: 'Triennio più difficile per venderli, vi spiego perchè..'
'Sky sempre presente nelle trattative..'
Nell'Assemblea della Lega Serie A, svoltasi oggi pomeriggio in videoconferenza, si è approfondito anche il tema dei diritti audiovisivi del campionato di Serie A per il periodo 2024-2029. Ecco il comunicato della Lega, che di fatto ha portato ad un nuovo nulla di fatto:
“Ieri sera la Lega Serie A ha concluso il secondo round di trattative private con la ricezione delle offerte migliorative da parte dei tre broadcaster, DAZN, Mediaset e SKY. Come previsto dalle norme dell'Invito a Offrire, le offerte ricevute restano valide e vincolanti fino al prossimo 15 ottobre, nelle more la Lega Serie A e le Società continueranno a lavorare con l'obiettivo di massimizzare il valore dei propri diritti audiovisivi”.
L'Ad Luigi De Siervo, a margine del lancio della nuova radio ufficiale della Lega, si è soffermato sul tema dei diritti tv per il triennio 2024/27:
"L'Assemblea ha deciso in questa fase di proseguire nel tentativo di migliorare le offerte arrivate, che sono cresciute molto nel corso delle ultime sei settimane. E' una fase di mercato complessa, gli interlocutori che partecipano hanno spesso idee diverse e questo nella partenza della negoziazione non è la situazione ideale perché ciascuno nella fase iniziale cerca di risparmiare dei soldi. Noi però dal nostro punto di vista sappiamo il valore che riusciamo a esprimere sul campo e fuori dal campo".
"Quanto lontani da quei 900-950 milioni di euro a cui è stata venduta la Serie A l'ultima volta? Non siamo tanto lontani, ma come sapete ogni singolo euro è importante in questo mondo e vogliamo fare la nostra parte. Ringrazio i broadcaster che in queste sei settimane ci hanno seguito con grande attenzione e pazienza, ognuno ha fatto il proprio mestiere. Serve ancora un passaggio ulteriore e sta anche alla nostra parte individuare una modalità che consenta loro di fare quest'ultimo passaggio: restiamo ottimisti, ma non abbiamo timore di nulla. Abbiamo oltre un anno di tempo, siamo partiti oggi con un progetto radio importante che fa parte del nostro modo di essere vicini ai nostri tifosi. E se non fosse possibile trovare un punto d'incontro sulla vendita dei diritti, saremmo pronti a fare il nostro canale. Non solo a produrlo e a realizzarlo editorialmente, ma anche a distribuirlo. I grandi fondi che ogni volta mostrano grande attenzione sono i partner che possono aiutarci in questo progetto".
"Sapevamo e l'abbiamo detto in tempi non sospetti che era il triennio più difficile da vendere. E' il più difficile perché in questo momento la competizione in Italia è decisamente latente e i soggetti che sono sul mercato hanno ambizioni diverse e questo non è mai il processo ideale per la massimizzazione di un risultato. Scontiamo un po' la difficoltà globale del mondo delle OTT, non esiste un vero player di pay-tv tradizionale alternativo visto che Mediaset Premium ha abdicato e Sky ha fatto scelte industriali diverse già due anni fa col cambio di proprietà. Abbiamo il sistema di norme più penalizzante in Europa, il contesto non aiuta. Siamo riusciti a migliorare le regole e bisognerà continuare a farlo per il futuro. Sky è sempre presente nelle trattative. Nel momento in cui dimostrano il loro interesse concreto per la Serie A noi ci siamo e ci saremo sempre".