Monza, la grande scalata di un membro dello staff di Raffaele Palladino
Il preparatore dei portieri ha parlato a Tuttocampo, i dettagli
Alessandro Dall’Omo, collaboratore del preparatore dei portieri del Monza Alfredo Magni, ha parlato qualche giorno fa in esclusiva a Tuttocampo, precisamente ad Elisa Rovesan.
Ecco le dichiarazioni integrali di Dall'Omo
Alessandro, oggi tu sei uno dei collaboratori dell’allenatore portieri del Monza, raccontaci delle tue origini e come sei arrivato a ricoprire questo importante ruolo…
La mia passione per il calcio è nata quando ero piccolo, ho sempre voluto fare il portiere, mi portavo i guanti al parchetto e mi piazzavo in porta, in ogni contesto volevo giocare in porta.
Mi è sempre piaciuto il ruolo e già a vent’anni allenavo.
Ho iniziato in una squadra di Maranello allenando i bambini, seppur continuando a giocare.
La mia idea era quella di continuare per sempre nel settore giovanile ma poi le cose sono cambiate…
Ho allenato dove non c’erano né palloni ne la porta, ci si arrangiava… a volte ho comprato io i palloni.
Poi sono passato ad allenare in società dilettantistiche dove giocavo, allenando i piccoli, una decina d’anni dopo sono arrivato ad allenare nelle società professionistiche, prima a Modena, poi il Sassuolo dal 2009 al 2013.
Dopo mi sono spostato in Lombardia e ho allenato la Bustese iniziando anche a fare i corsi e allenando tutte le categorie, andavo al campo la mattina e tornavo la sera.
Poi Dall'Omo che si è trasferito al Monza ed è stato il tramite per cui ora sono qui. Ora collaboro con l’allenatore dei portieri del Monza, Alfredo Magni.
Portieri si nasce o si diventa?
Portieri sicuramente si nasce, ma poi si migliora.
L’essere portiere ce l’hai dentro ma poi la tecnica va sviluppata.
Quali sono le caratteristiche che deve avere un portiere?
Caparbietà e talento.
Un portiere deve possedere come prima cosa reattività e forza d’animo.
Al giorno d’oggi anche essere bravo coi piedi non fa male…
L'altezza è così importante?
L’altezza diventa importante soprattutto in certi campionati (Premier ndr), però ci sono portieri di serie A non eccessivamente alti ma strutturati molto bene e con una potenza che compensa i cm.
Conta di più la tecnica o l'istinto?
Secondo me conta un buon istinto abbinato a scegliere che tecnica usare.
Il portiere vive d’istinto, la tecnica si può sempre migliorare.
Hai qualche consiglio da dare ai giovani portieri?
Devono essere caparbi e resilienti, troveranno preparatori che li aiuteranno.
Devono impegnarsi tantissimo fuori e dentro al campo.
Ho sentito dire che portiere è per sempre... in campo e nella vita: concordi?
Sì assolutamente, il portiere è il leader del gruppo. Gioie e dolori passano attraverso di lui.
Chi non fa il portiere fa fatica a capire.
Quali sono per te i tre portieri più forti negli ultimi 30 anni ?
Buffon, Julio Cesar e Neuer.
È vero che la scuola portieri italiana è la migliore al mondo?
Secondo me siamo stati e siamo ancora una grande scuola ma dobbiamo ampliare un po’ le vedute, il portiere non è più solo quello che para… il calcio è andato avanti.