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Napoli Monza 2-0

Al Diego Armando Maradona i biancorossi perdono 2-0 contro i partenopei. 
Il Napoli di Conte centra l’approccio e non perdona, mettendo pressione agli avversari e producendo gioco, occasioni e gol.

Napoli Monza 2-0
I tifosi del Monza al Maradona

Monza spento e rinunciatario

Primo tempo ridotto del Monza, con un atteggiamento troppo rinunciatario dopo soli 5 minuti e una gestione del pallone frettolosa, poco ragionata e macchiata da lettura errate. Il baricentro basso dei brianzoli è un invito a nozze per gli azzurri, molto avvolgenti nella manovra coi due terzini sempre proiettati ad attaccare  la porta e i tre tenori del centrocampo - Lobotka, McTominay e Anguissa - a lavorare di reparto con rigorosa applicazione. Un‘attitudine che coinvolge tutti gli interpreti, sia in fase di possesso e soprattutto in situazione di non possesso, con pressing e riaggressione a ingabbiare il Monza nella propria metà campo. 

La gara si sblocca al minuto 22. L’anticipo di Bianco su Lukaku diventa un assist per Politano che entra in area di rigore e trafigge Turati. Proprio il portiere biancorosso sbaglia la misura del passaggio a Bianco nella costruzione da dietro e il Napoli ne approfitta: 2-0 matematico di Kvaratskhelia e risultato in ghiaccio.
Nella ripresa la squadra di Nesta abbozza una reazione alzando le linee e comandando il palleggio, ma lo sviluppo è macchinoso e la rifinitura azzerata. La fiamma del coraggio fatica ad accendersi e non fornisce alcun abbrivio ai biancorossi. Pessina prova a dare ordine, Maldini trova qualche spunto ed è l’unico a cercare la conclusione (sfiorando l’1-2 su punizione), le sostituzioni sono tardive.

Napoli convince, Monza rimandato

Al 90’ il risultato non cambia: la formazione di Conte vince e vola in testa alla classifica, i brianzoli incassano la terza sconfitta stagionale e rimangono fermi al penultimo posto. 

Per il Monza è un ko meritato, figlio della cattiveria agonistica e delle qualità del Napoli, superiore sul piano tecnico, tattico e della personalità. La graduatoria non è confortante, ma non deve destabilizzare il gruppo e minare le certezze. Il calendario difficile non può essere un alibi: l’obiettivo è risalire la china e macinare punti al più presto, già a partire dal prossimo match in casa contro la Roma.

A cura di Andrea Rurali