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Veniamo da un paio di giorni molto difficili, come comunità seregnese. Di tensione, di incredulità, di indignazione. [...] La prima cosa che deve fare una comunità, quando avviene qualcosa del genere, è proteggere le giovani vittime di questo male. [...] Il male, quando accade, va condannato, con forza. Ed è fondamentale cercare, trovare, costruire ancora più anticorpi, e fare in modo che quanto avvenuto possa non accadere mai più, ovunque.

La lettera della parrocchia

Anche la parrocchia di Seregno ha voluto manifestare la propria vicinanza ai giovani coinvolti nella vicenda. Durante la messa domenicale è stata letta una lettera firmata da don Paolo Sangalli e dagli educatori, in cui si legge:

"Le notizie delle ultime ore ci disorientano, ci preoccupano e ci fanno arrabbiare. Tra di noi ci sono persone che hanno sofferto, che ancora soffrono moltissimo e che portano un grosso peso da tanto (troppo) tempo. [...] Questo però sia il tempo per ritrovarci uniti, parlarne, anche arrabbiarci, se serve; urlare tutto il turbamento che portiamo nel cuore: pregare, se ce la sentiamo. Ma restiamo insieme."

Nella lettera si sottolinea come il silenzio degli ultimi mesi sia stato necessario per consentire il corretto svolgimento delle indagini e per garantire un adeguato supporto psicologico e spirituale alle presunte vittime.

L'indagine e il processo ecclesiastico

L'indagine a carico di don Samuele Marelli è stata avviata dopo la denuncia di un giovane, presentata circa dieci giorni fa. A questa potrebbero seguirne altre nelle prossime settimane. La vicenda ha portato la Curia ad allontanare il sacerdote da Seregno già nel dicembre 2023, e successivamente è stato avviato un processo canonico per "comportamenti inappropriati" nei confronti di alcuni ragazzi.

L'Arcidiocesi di Milano ha confermato di aver agito con tempestività, sottolineando:

Subito, a titolo prudenziale, si è ritenuto di chiedergli allontanarsi da Seregno e di sospendere qualunque attività pastorale, per procedere poi a una verifica di queste segnalazioni.

Il racconto di un giovane

Un ex frequentatore dell'oratorio ha riferito ai colleghi di MilanoToday di atteggiamenti ambigui da parte del sacerdote, parlando di dialoghi incentrati sulla sessualità e di episodi in cui don Marelli avrebbe mostrato selfie in pose inadeguate. Il giovane ha descritto l'atteggiamento del sacerdote come quello di "un preadolescente", che cercava di inserirsi nei discorsi dei ragazzi con riferimenti costanti alla fisicità e alla sessualità.

Il sostegno alla comunità

Parrocchia e istituzioni locali ribadiscono l'impegno per garantire supporto alle presunte vittime e ai giovani della comunità. La lettera della parrocchia si conclude con un messaggio di speranza: 

Noi ci siamo, con voi e per voi. Vi aspettiamo e vi vogliamo bene.

Parrocchia Seregno
basilicasangiuseppe.it

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