Ragazza lombarda lancia appello: 'Vorrei trovare la mia mamma'
Benedetta Coviello, una ragazza lombarda di 18 anni, ha lanciato un toccante appello sui social
Una storia di amore e radici
Benedetta è stata adottata poche settimane dopo la nascita e, successivamente, si è trasferita con la sua famiglia adottiva nella provincia di Pesaro e Urbino. Parlando al Corriere della Sera, ha raccontato il legame speciale con i suoi genitori adottivi: “Adoro la mia famiglia, ho genitori fantastici e li ringrazierò per sempre per tutto quello che hanno fatto per me”.
Nonostante il legame solido e affettuoso, Benedetta sente il bisogno di ricostruire le sue origini e colmare quel senso di vuoto che la accompagna da sempre. Il suo desiderio non ha nulla a che fare con rivendicazioni o domande scomode: vuole solo un volto, un abbraccio, e la possibilità di capire meglio chi è. Anche suo padre biologico è parte di questa ricerca, e non smette di sperare che entrambi i suoi genitori di nascita possano un giorno rispondere al suo appello.
Il sostegno della famiglia adottiva e la speranza di Benedetta
Fin dall’infanzia, la famiglia adottiva di Benedetta è stata completamente trasparente riguardo alle sue origini. “Mi hanno sempre detto la verità, che avevo due mamme e due papà. È una cosa che considero un motivo di orgoglio”, ha spiegato la ragazza. Dopo un primo tentativo di ricerca nel 2021, in cui forse non si sentiva ancora pronta, oggi Benedetta si sente più forte e determinata. Crede fermamente che i suoi messaggi sui social abbiano raggiunto la sua mamma biologica, ma forse quest'ultima è solo spaventata o incerta. Nonostante tutto, Benedetta vuole trasmetterle un messaggio di amore e comprensione: “Anche io a volte ho paura, ma sono sicura che solo riabbracciandoci potremo superare insieme le incertezze”.
Il suo appello è un richiamo alla speranza e alla riconciliazione, dimostrando come il desiderio di conoscere le proprie radici possa essere profondo e rispettoso. Storie come quella di Benedetta ci ricordano l'importanza dell'identità e delle connessioni umane. Benedetta aspetta, fiduciosa, e continua a lanciare il suo appello nell'immenso mare dei social, con la speranza che un giorno quella bottiglia virtuale possa approdare dove deve.