Monza, un Natale in…bianco: ecco perchè si può ancora sperare
Il punto di Paolo Corbetta dopo il ko del Monza contro la Juventus
Meno tre dalla penultima squadra in classifica, meno cinque dalla quota salvezza, zero punti nei turni finora disputati nel mese di dicembre. Tre gare, tre sconfitte, tre risultati identici nel punteggio finale, con quel 1 a 2 (gol subito, pareggio e gol decisivo per l’avversario di turno) che sembra quasi voler essere diventata una costante negativa e ripetuta.
Difficile trovare una minima nota positiva in questa situazione. Vero è che i biancorossi hanno mostrato con la Juventus un atteggiamento ben diverso da quello disastroso evidenziato sette giorni prima a Lecce. Ma la considerazione che non mi fa sentire disperato, ma certamente molto preoccupato, è che la quota salvezza resta sempre a cinque lunghezze, esattamente come un turno fa. E che, con il calendario che prospetta scontri con avversari diretti di classifica nei prossimi due turni, si possa avere l’opportunità per cambiare rotta e indirizzare la nave verso acque meno turbolente.
C’è però un dato che mi preoccupa più di altri. E riguarda la provenienza dei dieci punti che il Monza ha in classifica. Il ruolino di marcia in trasferta è buono e da formazione che può ambire a salvarsi, con sette punti in otto gare. Quel che è da retrocessione secca è il curriculum delle gare interne. Tre pareggi e sei sconfitte. Semplicemente assurdo. E’ lì che il Monza deve svoltare, altrimenti sarà serie B ben prima di quanto si pensi. Con o senza Nesta. E’ chiaro che il mister romano sia tra i maggiori responsabili di questa situazione, ma è altrettanto evidente che tutti, ma proprio tutti gli episodi gli stiano girando contro. Dagli infortuni numerosi ed importanti che hanno coinvolto giocatori determinanti per questa squadra (forse qualche errore nella preparazione atletica c’è stato), agli episodi singoli che raramente sono stati favorevoli ai biancorossi. Mi riferisco ai tanti errori arbitrali che stanno costellando la stagione del Monza ed alle altrettanto numerose disattenzioni che di volta in volta commettono i giocatori di Nesta.
Ieri è toccato a Turati, reduce dalla buona prestazione di Lecce, commettere incertezze decisive sui gol della Juventus. Proprio in terra salentina erano stati altri a commettere errori grossolani e a vanificare la buona prova del portiere monzese. Questa discontinuità dei singoli è quel che mi lascia più perplesso, che mi fa venire a galla quel pessimismo che di solito lascio ad altri.
Perché il Monza può ancora sperare
A Parma e col Cagliari passa comunque il ritorno in gioco del Monza, il crocevia per poter raddrizzare la baracca. Il Natale biancorosso non sarà un granché, ma chiudere l’anno vecchio e aprire quello nuovo con un paio di sussulti d’orgoglio può far dimenticare il Natale sottotono. Paolo Corbetta