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Nel panorama delle terapie innovative, un istituto pisano ha acceso una nuova luce nel percorso di Piero. Da più di ventiquattro mesi, si sottopone a un trattamento sperimentale all'avanguardia, focalizzato sulla rigenerazione del motoneurone compromesso dalla malattia. Questa terapia pionieristica, sebbene non rientri ancora nei protocolli del Sistema Sanitario Nazionale, ha dimostrato risultati incoraggianti nel contenere l'avanzamento della patologia.

Il ponte della solidarietà

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Il viaggio terapeutico di Piero richiede un impegno economico considerevole: due volte al mese deve affrontare il trasferimento verso Pisa, con costi che si attestano sui 700 euro per il servizio di ambulanza e 65 euro per ogni seduta di trattamento. Per sostenere questo percorso di cura, ha lanciato un appello sulla piattaforma GoFundMe, trovando una risposta straordinaria: in pochissimo tempo, la generosità di oltre 220 sostenitori ha permesso di raccogliere 13.000 euro.

L'eco di una comunità che non lascia solo

La mobilitazione attorno alla storia di Piero rappresenta un faro di speranza non solo per lui, ma per tutti coloro che affrontano sfide simili. La sua vicenda illumina l'importanza cruciale della ricerca scientifica nel campo delle malattie neurodegenerative e sottolinea come la solidarietà collettiva possa abbattere barriere apparentemente insormontabili.