Barrichello torna a Monza, ecco le sue parole dall'Autodromo
Rubens Barrichello è tornato a Monza con il Team che lo lanciò in Formula 3000 nel 1992. Ecco cosa ci ha detto
E’ il detentore del record della pista di Monza dal GP di Formula 1 del 2004, è tornato in questo weekend in azione all'Autodromo per le prove dell’International GT Open. Lo smalto non lo ha perso, nonostante la sua ultima vittoria in Brianza risalga al 2009, quando era alla guida della Brawn GP. Rubens Barrichello a Monza ha vinto tre volte: nel 2002, nel 2004 e appunto nel 2009, aveva fatto i primi giri quando correva in Formula 3000, proprio con il Team con il quale è sceso in pista in questo weekend, il Barone Rampante, che ha ritrovato oltre 30 anni dopo la fantastica stagione in Formula 3000 che lo lanciò verso la Formula 1. Rubens ha ottenuto oggi, neanche a dirlo, la Pole Position nel Q2 sul bagnato, stupendo tutti per il breve tempo che ci ha messo a conoscere la vettura ed essere il più veloce di tutti.
Abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere in maniera informale in autodromo, ecco quello che ci ha detto, a partire da com’è nato il ritorno con il Barone Rampante: "Ho seguito il GT Open per tutto l'anno, perché mio figlio Fernando corre nell'Euroformula, un campionato che si svolge nelle stesse date. Un giorno, nel paddock, ho incontrato i ragazzi del Barone Rampante e ho detto a Giuseppe Cipriani, pilota e titolare della squadra, che se avesse vinto il campionato prima della fine della stagione, avremmo gareggiato insieme a Monza. Lui ha vinto il titolo di classe AM ed ora siamo a Monza a correre insieme!”.
La prima volta con il Barone Rampante
La collaborazione tra Giuseppe Cipriani, patron del Barone Rampante ed il campione brasiliano risale a oltre trent'anni fa, precisamente al 1992, quando a Monza le strade della scuderia dell'imprenditore veneziano, leader nella ristorazione, e del giovane pilota sudamericano si incrociarono per la prima volta nella Formula 3000. Ecco cosa dice della prima volta a Monza: "Ricordo bene la mia prima volta a Monza, era il 1992, correvo proprio con il Barone Rampante, avevo preso il posto di Alex Zanardi. Lui è sempre stato un fenomeno, e ho imparato tanto da lui, guardando la sua telemetria e seguendo i suoi consigli. Guidare a Monza è sempre stato un piacere. Come pilota Ferrari, ho sentito l'affetto dei tifosi e, in generale, mi sono sempre trovato bene qui. Monza è l'unico circuito dove ho vinto tre volte in Formula 1." Sempre sul rapporto con i tifosi della Ferrari: “E’ incredibile vedere quanto ancora mi vogliono bene in Italia. Anche in Brasile mi riconoscono, ma in Italia mi fermano per una foto ovunque, mi chiedono un autografo, i miei figli rimangono stupiti come io sia ancora così conosciuto in Italia!”.
Il motorsport, passione di famiglia
A 52 anni, Barrichello continua a correre, dichiarando che questo lo mantiene giovane, ma soprattutto ama vedere i suoi figli appassionarsi a questo sport che tanto gli ha dato: "Da quando ho lasciato la Formula 1, corro nel campionato Stock Car in Brasile. - ha affermano Barrichello - Il mio sogno è gareggiare insieme ai miei figli, Fernando ed Eduardo, nella 24 ore di Le Mans. Vedere i miei ragazzi appassionarsi al motorsport è meraviglioso. Non ho mai spinto loro a fare questo lavoro solo perché l’ho fatto io, ma il fatto che abbiano sviluppato una passione genuina per i motori è per me una grande gioia."
Il ritorno in pista a Monza
E sulla “nuova Monza”, ecco il pensiero di Rubens Barrichello “Ho girato in condizioni difficili e non posso esprimere un’opinione. Mi sembra che sia uguale a prima, sembra che ci sia più grip a livello di asfalto, la differenza maggiore l’ho vista alla variante Ascari dove i cordoli sono cambiati e la si percorre più velocemente”.
Il nuovi talenti sudamericani
Barrichello è stato uno degli ultimi piloti sudamericani ad emergere in Formula 1. Ecco la sua opinione sulle nuove leve di oggi "In Sud America ci sono piloti molto competitivi. Il motorsport sudamericano ha sempre prodotto grandi talenti, ma la Formula 1 di oggi è un mondo in cui chi ha più risorse finanziarie ha maggiori possibilità di vincere. Spero che Gabriel Bortoleto riesca a entrare in Formula 1. Purtroppo per correre in Formula 1 non serve soltanto il talento, ma occorre anche un budget importante che in pochi si possono permettere."