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Una vittoria sofferta, cercata, voluta e sudata per il Monza. Non è stato per niente facile affrontare il Cittadella in un momento apparentemente delicato per i ragazzi di Stroppa, che oltre a lottare contro un avversario ostico ed esperto della categoria, dovevano riscattare il pareggio di domenica scorsa a Parma e soprattutto la sconfitta di Lecce di due settimane fa.


Il primo tempo però è a favore del Cittadella: dopo appena due minuti Antonucci pesca Tounkara che però viene fermato da uno strepitoso Di Gregorio. Poco male, dato che il 9 veneto era in fuorigioco. Appena cinque minuti e una punizione di Branca prima colpisce la traversa e sulla ribattuta di Antonucci è bravissimo Di Gregorio a deviare il pallone.


E' sempre tra i piedi dell’ex Salernitana che passano i palloni più pericolosi: al 27’ viene innescato l’ex Vita in area ma è sempre strepitoso Di Gregorio che anche stavolta ci mette i guantoni e mantiene inviolata la porta.
Se non fosse stato per l’estremo difensore biancorosso parleremmo di tutta un’altra partita ma è comunque doveroso trovare dei lati positivi anche in mezzo al campo, vista la fondamentale vittoria. La difesa a quattro sembra dare maggiore solidità ai biancorossi: Donati è molto bravo a recuperare i palloni e a ripartire, Paletta e Pirola riescono a completare i miracoli di Di Gregorio, mentre Carlos Augusto, nonostante le buonissime coperture, può e deve fare molto di più. L’ingresso di Caldirola al posto di Pirola non cambia le carte in tavola e la solidità è rimasta comunque intatta.


Il centrocampo è uno dei punti dolenti per Stroppa: Vita, Branca e Antonucci sono in apparente sintonia, riescono a giocare il pallone di prima e sembra che possano correre anche oltre i novanta minuti e non sempre Barberis e Mazzitelli riescono a fermare le loro incursioni. Di Barberis però si può segnalare l’ottima visione di gioco, mentre la corsa dell’ex Pisa tornerà molto utile nel corso della stagione. Brilla Colpani, che oltre a voler cercare l’innesco degli attaccanti, corre e sembra essere al centro degli schemi di Stroppa. Peccato però che il trio d’attacco composto da Valoti, Gytkjaer e Ciurria sembra essere completamente assente: l’esperimento di Ciurria come ala non da i frutti sperati, Gytkjaer, dispiace dirlo, è un fantasma mentre Valoti non è ancora al top della forma. Un primo tempo pessimo, dove il Monza è aiutato prevalentemente da Di Gregorio e dalla ‘Dea Fortuna’.


Nel secondo tempo sono importantissimi i cambi effettuati da Stroppa: D’Alessandro prova a dare la scossa, ma sono gli ingressi di Vignato e Machin a cambiare la partita. Il primo è molto pericoloso nell’uno contro uno e a servire i compagni, mentre è il guineano a fornire i palloni più sanguinosi. Se quel palo di Valoti grida ancora vendetta, il cioccolatino servito in contropiede a D’Alessandro regala tre punti pesantissimi che mandano in estasi il Brianteo e sanno di liberazione dopo un periodo certamente complicato.
La frase “i giocatori sono bravi individualmente ma c’è ancora da lavorare” rimbomba nelle orecchie di tutti, il passaggio al 4-3-3 è evidentemente più congeniale alle caratteristiche dei nostri, ma a fare la differenza, soprattutto in queste partite è la determinazione. Se a Parma era importante difendere lo zero a zero dopo l’espulsione di Marrone, la vittoria di oggi ci dice una cosa importante: il Monza c’è ed è pronto a giocarsela con chiunque!