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L'estate 2024 vede una nuova ondata di Covid-19, accompagnata da un aumento delle infezioni dovute ai virus respiratori simil-influenzali. La situazione è aggravata dalla circolazione delle nuove varianti FLIRT, che stanno suscitando preoccupazione tra gli esperti. In particolare, le varianti KP.3 e LB.1, inizialmente rilevate negli Stati Uniti, stanno ora registrando un forte aumento dei contagi anche in Italia.

Le Varianti FLIRT e la Situazione in Italia

Le varianti FLIRT prendono il loro nome dalle specifiche mutazioni nella proteina spike del virus SARS-CoV-2. Un amminoacido F viene sostituito con una L e una R viene scambiata con una T, rendendo queste varianti derivate dalla variante JN.1 del ceppo Omicron, dominante negli Stati Uniti e nel Regno Unito all'inizio dell'anno.

In Italia, nella settimana dal 13 al 19 giugno, sono stati registrati 2.085 nuovi casi di Covid-19, un incremento del 15,7% rispetto alla settimana precedente. Il 19 giugno sono stati segnalati 372 test positivi, con un aumento del 22,4% rispetto al dato della settimana precedente di 304 casi. Durante lo stesso periodo, il tasso di positività è salito al 3%, con un aumento del 39,5%.

Impatto sulla Salute Pubblica

Nonostante l'aumento dei contagi, i decessi sono diminuiti del 17,6%, con 14 morti registrate dal 13 al 19 giugno. Tuttavia, il numero di persone entrate in terapia intensiva è sceso del 30,8%, con solo 9 nuovi pazienti ricoverati.

Analisi degli Esperti

Cesare Cislaghi, epidemiologo, ha espresso preoccupazione per l'andamento della pandemia in Italia, evidenziando un aumento costante del 20% dei casi ogni settimana negli ultimi due mesi. Cislaghi avverte che, se il trend attuale continua, l'inizio dell'autunno potrebbe vedere numeri preoccupanti di contagi.

Altri Virus Respiratori

Oltre al Covid-19, l'Italia deve fare i conti con una significativa presenza di altri virus respiratori. Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'ospedale Galeazzi di Milano, ha sottolineato che, nonostante la conclusione della sorveglianza RespiVirNet, i dati restano preoccupanti, con una stima di almeno 100.000 casi di infezioni respiratorie nell'ultima settimana. Pregliasco solleva interrogativi sulle cause di questa persistente diffusione e sulle misure necessarie per contrastarla efficacemente.