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I fratelli Vincenzo e Salvatore Butticè, rinomati chef de Il Moro Ristorante, hanno dato vita a questo progetto charity, dimostrando come la cucina possa diventare uno strumento di solidarietà sociale. 

La loro visione va oltre la semplice preparazione di piatti prelibati: hanno creato un ponte tra l'arte culinaria e il sostegno alla comunità locale, coinvolgendo numerosi colleghi in questa nobile causa.

Un evento gastronomico d'eccellenza

Il 21 ottobre 2024 segna l'inizio di questa straordinaria iniziativa benefica presso Il Moro Ristorante. L'evento culminerà con una cena di gala il 3 dicembre al Ristorante Saint Georges Premier. 

Le serate vedranno la partecipazione di chef stellati e maestri dell'arte culinaria, ognuno dei quali contribuirà con le proprie specialità alla creazione di menu esclusivi. 

La particolarità dell'iniziativa sta anche nel coinvolgimento degli studenti dell'Istituto alberghiero Adriano Olivetti di Monza, che affiancheranno gli chef professionisti.

Un impegno continuativo

mamma rita

L'iniziativa non si limita alle due serate di gala. Dal 22 ottobre al 2 dicembre, ogni ristorante partecipante includerà nel proprio menu un piatto speciale dedicato al progetto: per ogni ordinazione, due euro verranno devoluti al Centro Mamma Rita

I vini, accuratamente selezionati dall'Enoteca Meregalli, accompagneranno le creazioni culinarie, mentre il servizio sarà curato dai sommelier professionisti FISAR Brianza.

Il sostegno istituzionale e professionale

Il progetto ha ottenuto il pieno supporto del Comune di Monza e dell'APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani). 

Come sottolinea Sonia Re, direttore generale dell'APCI, questa iniziativa rappresenta l'estensione naturale della professione di chef, dimostrando come la cucina possa diventare uno strumento di solidarietà e cambiamento sociale.

L'impatto sul territorio

Sorella Patrizia Pirioni, Responsabile Pedagogica del Centro Mamma Rita, evidenzia come questo progetto rappresenti un'occasione unica per riportare l'attenzione sulle risorse che il territorio offre per affrontare il disagio giovanile e familiare, creando un ponte tra eccellenza gastronomica e solidarietà sociale.