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Ancora una volta mi sono trovato in disaccordo con le parole di mister Stroppa nei commenti di fine gara.  “Col Parma, Carlos da difensore puro ha fatto la sua miglior prestazione”. Fosse anche vero, ma non lo è, perché rinunciare alle sue incursioni sulla fascia quando in difesa vi sono valide alternative?.  Ed anche “Sono contento per aver ritrovato la squadra negli ultimi venti minuti”. Ed ancora. “Mi è piaciuto questo sano nervosismo che i ragazzi hanno evidenziato nella ripresa”. Mah…Non capisco come ci si possa accontentare di così poco, quando si è reduci da due sconfitte casalinghe con diretti avversari di classifica; il che, a livello motivazionale, avrebbe dovuto produrre ben altra reazione. Ma è evidente che il Monza di quest’anno non fa del carattere un suo punto di forza, anzi…

Comunque sia, un’eventuale sconfitta col Parma, la terza consecutiva tra le mura di casa, avrebbe avuto un effetto devastante sul morale ed in minor misura sulla classifica. Perché il punticino raccolto grazie al gol di Gytkjaer è poco più di un brodino rispetto alla scorpacciata di punti che hanno fatto quasi tutte le squadre ai vertici della classifica in questo turno. Per cui, portiamoci a casa questo pareggio colto in extremis e guardiamo avanti con “sano” realismo, tanto per usare un aggettivo caro a Stroppa nei suoi commenti di ieri sera. Realismo significa che il raggiungimento della promozione diretta, possibile quando ci sono ancora undici turni da disputare, diventa obiettivo sempre più arduo da centrare. Per avere ancora qualche speranza, servirà un pronto ritorno in carreggiata di un Monza che nell’anno nuovo è stato soggetto a numerose sbandate. E, soprattutto, servirà un rallentamento della velocità a cui viaggiano gli avversari di classifica. Insomma, le sorti del Monza non dipenderanno solo da sé stesso, ma anche da cosa faranno gli altri.

E allora, mi attacco al passato per sperare nel futuro. E cerco di trovare supporto nel fatto che spesso la storia si ripete. Poco meno di cinque mesi fa, il Monza iniziava il suo filotto di dieci gare positive proprio col Parma, dopo aver toccato il punto più basso della stagione con la scoppola di Lecce. In quella serie di partite senza sconfitte i biancorossi conquistarono ventidue punti. Con una media punti simili nelle restanti gare di campionato si potrebbe sfiorare quella quota settanta, che, a giudizio di molti, potrebbe garantire la promozione diretta. Impresa difficile, molto difficile. Ma sperare non costa nulla.

Paolo Corbetta