x

x

Il provvedimento, presentato con il supporto trasversale di diverse forze politiche, rappresenta un sostegno tangibile per le donne in situazioni di particolare vulnerabilità. Secondo i dati Istat citati durante la discussione, oltre il 31% delle donne italiane ha subito qualche forma di violenza fisica, sessuale o psicologica nel corso della propria vita.

L'esenzione approvata copre un'ampia gamma di prestazioni sanitarie, tra cui visite ginecologiche, consulenze psichiatriche, esami per malattie sessualmente trasmissibili, analisi microbiologiche e sessioni di supporto psicologico. Questa misura avrà una durata massima di tre anni, in linea con il periodo standard di presa in carico da parte dei centri antiviolenza.

L'impegno della Giunta Regionale

L'assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità ha espresso soddisfazione per il consenso unanime ricevuto dalle mozioni, sottolineando come questo rappresenti un importante passo avanti nella battaglia contro la violenza di genere. L'assessore ha inoltre evidenziato la collaborazione con il collega responsabile della Sanità, il cui parere positivo ha facilitato l'approvazione del provvedimento.

La Giunta ha ribadito che la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne figurano tra gli obiettivi strategici della legislatura in corso. L'accesso gratuito alle prestazioni sanitarie rappresenta un aiuto concreto, soprattutto per le donne che si trovano in difficoltà economiche, eliminando un potenziale ostacolo nel loro percorso di recupero.

Dettagli del provvedimento

Biglietto elettronico

Il provvedimento prevede anche l'esenzione per alcune categorie specifiche di farmaci considerati fondamentali per le vittime di violenza, come quelli utilizzati nella profilassi post-esposizione a malattie sessualmente trasmissibili e per la contraccezione d'emergenza. Si tratta di un segnale importante per garantire assistenza sanitaria completa in un momento di estrema fragilità emotiva e fisica.

La situazione attuale in Lombardia appare particolarmente preoccupante: nel 2023, circa 6.000 donne sono state prese in carico dai centri antiviolenza regionali. Il profilo delle vittime comprende principalmente donne di età compresa tra i 35 e i 54 anni, molte delle quali con figli minori a carico. È stato inoltre evidenziato che circa il 50% dei casi riguarda violenze perpetrate in ambito familiare, con mariti e conviventi che figurano tra i principali responsabili.

Il rafforzamento della rete di sostegno

Parallelamente all'introduzione dell'esenzione dal ticket sanitario, la Regione Lombardia ha avviato diverse iniziative per potenziare la rete di sostegno alle vittime di violenza. Tra queste, la creazione di "reti di emergenza" e la promozione di un approccio integrato che coinvolge i centri antiviolenza e i servizi pubblici.

Attualmente, la Lombardia può contare su 27 reti interistituzionali territoriali antiviolenza e 157 case rifugio, configurandosi come una delle regioni all'avanguardia nella risposta alle necessità delle vittime. Questo sistema capillare consente di intervenire tempestivamente e di offrire soluzioni personalizzate in base alle specifiche esigenze di ciascuna donna.

La Lombardia in prima linea contro la violenza di genere

L'introduzione dell'esenzione dal ticket sanitario si inserisce in un quadro normativo che vede la Lombardia impegnata da tempo nella lotta contro la violenza di genere. Altre regioni italiane, come il Piemonte e il Veneto, hanno già adottato misure simili, e ora la Lombardia si unisce a questa iniziativa, lanciando un forte segnale di solidarietà verso le vittime.

Questo provvedimento rappresenta un passo concreto verso un sistema di supporto più efficace e accessibile, che riconosce le molteplici dimensioni della violenza di genere e interviene su più fronti per garantire alle vittime il supporto di cui hanno bisogno per ricostruire la propria vita.