Mimmo Francioso, un bomber d'altri tempi rimasto nel cuore
Esperienza breve ma intensa in Brianza per l'attaccante brindisino che oggi compie 57 anni
Stagione 1997/98. Avevo 9 anni. Per la prima volta metto piede al Brianteo. Tribuna Distinti, rigorosamente accompagnato da mio padre, tifosissimo biancorosso "cresciuto" al Sada col Monza di Alfredo Magni.
A novembre arriva in Brianza un brindisino, nato il 24 gennaio 1967: centravanti di categoria, ex Ravenna e Lecce, piede caldo e senso del gol. In biancorosso vive un’esperienza breve ma intesa, lasciando ricordi stupendi.
Era un cecchino d’area, di quelli che ti fanno girare la testa e amare il calcio.
Aveva fiuto, sentiva il pallone, lo accarezzava con quegli scarpini neri e la linguetta bianca dondolante, vedeva la porta con grande facilità, gonfiava la rete regolarmente.
"Salta con noi, Mimmo Francioso"
Diventa subito il mio idolo: sigla 14 reti in 23 gare e mi fa assaporare quella passione che custodisco gelosamente ogni volta che vado allo stadio.
Ancora oggi, quando chiudo gli occhi lo rivedo lì, in campo, ad esultare. Con la Curva che canta e lo acclama.
Dopo tanti anni, a pensarci, mi emoziono come da bambino, ringraziando sempre mio padre per avermi fatto scoprire il calcio romantico di provincia. Quello magico, vero, autentico. Quello che, purtroppo, non esiste più (che nostalgia).
L'ultimo grande bomber biancorosso
Cosimo Francioso, per tutti Mimmo, è stato il mio eroe d’infanzia.
Un attaccante d’altri tempi, che segnava a raffica e scatenava l'entusiasmo.
Per il sottoscritto, e probabilmente per molti altri, Mimmo è stato qualcosa di più: l’ultimo grande bomber biancorosso.
Buon compleanno, Campione!
Di Andrea Rurali