x

x

Milano e Monza dicono addio ai divieti

Divieto

Un po' di respiro per i cittadini di Milano e Monza, e non solo per l'aria che respirano. Da mercoledì 7 febbraio, infatti, non ci saranno più limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti, né al riscaldamento domestico, né alle combustioni all'aperto. La ragione? Il PM10, la polvere sottile che inquina l'atmosfera, è sceso sotto il livello di guardia per due giorni consecutivi, lunedì 5 e martedì 6 febbraio. Una buona notizia, che fa seguito alle piogge e alle nevicate che hanno pulito l'aria nelle ultime settimane.

Lecco, Mantova, Brescia, Bergamo e Cremona restano in allerta

Ma non tutti i lombardi possono gioire. Nelle province di Lecco, Mantova, Brescia, Bergamo e Cremona, infatti, la situazione resta critica. Il PM10 continua a superare i limiti, e quindi le misure anti smog restano in vigore, come stabilito da Regione Lombardia. A seconda della provincia, le restrizioni sono di primo o di secondo livello, e riguardano il traffico, il riscaldamento, le combustioni e lo spandimento di sostanze organiche. Chi viola le norme, rischia multe salate e sanzioni amministrative.

Ma queste misure sono davvero efficaci? E soprattutto, sono eque? Perché i cittadini di alcune province devono subire dei sacrifici, mentre altri possono godere di una maggiore libertà? E come si concilia la tutela della salute con quella dell'economia e della mobilità? Queste sono le domande che si pongono molti lombardi, e che meritano risposte chiare e trasparenti da parte delle istituzioni. Perché lo smog non è solo un problema ambientale, ma anche sociale e politico. E richiede soluzioni condivise e sostenibili.