Furti, la CGIA stila la classifica delle province con più furti: ecco a che posto è Monza
Quasi una "spaccata" ogni nove minuti in Italia. La causa va ricercata anche nella mancanz di agenti di sicurezza
Furti e spaccate sono tutt'oggi un grande problema per la maggior parte dei titolari di attività commerciali e per gli artigiani della Brianza. Come riportano i dati elaborati dalla CGIA di Mestre, Monza risulta essere al ventiquattresimo posto tra le più bersagliate dai malviventi tra le venti province del Belpaese, avanti alle correggionali Pavia e Brescia. Maglia nera spetta invece a Milano con a seguire, a sorpresa, la provincia di Parma.
Per il capoluogo brianzolo si tratta senza alcun dubbio di una posizione poco invidiabile, come anche quella della Lombardia, che tra le regioni svetta al primo posto in questa speciale classifica che prende come riferimento le statistiche disponibili fino al 2021 e che parla di un furto ogni nove minuti nel nostro Paese, lasciando alle vittime, in un anno, circa tre miliardi di euro di danni.
A essere più colpite sono inoltre quasi sempre determinate categorie di negozi, quali: orafi o gioiellieri, i pellicciai, i tabaccai, i farmacisti e i benzinai, senza dimenticarsi dei lavoratori del settore tecnologico, i concessionari, i commercianti di bici di pregio, i supermercati, la moda o abbigliamento sportivo e i negozi di cosmetici e profumi. Per gli operatori commerciali si tratta di una piaga difficilmente debellabile, data anche la mancanza di personale nelle forze dell'ordine e il progressivo impoverimento della società, che rappresentano terreno fertile per la proliferazione di piccoli criminali di tale risma.
“La difficoltà di consegnare alla giustizia coloro che si sono resi responsabili di questi illeciti sta diventando ormai cronica e, probabilmente, sta 'condizionando' anche le statistiche. Non è da escludere, infatti, che la riduzione del numero delle denunce registrato negli ultimi anni prima dell’avvento del Covid, non sia riconducibile a una ritrovata sicurezza, ma a un atteggiamento di sfiducia delle vittime nei confronti delle istituzioni che li 'spinge' a non denunciare alle autorità giudiziarie il danno subito. Il problema, purtroppo, è di natura politica. Se il corpo dei carabinieri e quello della polizia disponessero di un maggior numero di uomini e di mezzi in grado di presidiare con maggiore attenzione il territorio soprattutto nelle ore notturne, i malviventi avrebbero sicuramente la vita più dura". Questo il comunicato diramato sui canali ufficiali della CGIA, confederazione a cui fanno riferimento artigiani e piccole imprese.