Cosa succede quando muore un Papa?
Cosa accade dopo la morte del Papa? La procedura tra segreti, riti e antiche regole

Morte del Papa: cosa prevede il protocollo Vaticano
Quando un Papa muore, il primo atto ufficiale è la constatazione del decesso da parte del cardinale camerlengo. Questo alto prelato ha il compito di verificare la morte e dare inizio al complesso iter previsto dalla Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis. Dopo la constatazione, il camerlengo toglie l’anello del pescatore, simbolo del pontificato, e ne ordina la distruzione per impedire qualsiasi uso improprio.
Da quel momento ha inizio la cosiddetta Sede Vacante, un periodo in cui la Santa Sede rimane senza guida. Durante questo lasso di tempo, il camerlengo amministra gli affari ordinari e il potere esecutivo passa temporaneamente al Collegio dei cardinali, che si occupa anche dell’organizzazione del conclave.
Conclave e nuova elezione: tempi, riti e tradizioni
Il conclave è il momento clou dopo la morte del Papa: i cardinali elettori si riuniscono nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo Pontefice. Prima dell'inizio del conclave, si tengono nove giorni di lutto ufficiale, detti Novendiali, durante i quali si celebrano messe in suffragio del defunto. Questo periodo è anche un tempo di riflessione e preghiera per tutta la Chiesa cattolica.
Le votazioni del conclave avvengono in assoluto segreto.
Ogni giorno possono esserci fino a quattro scrutini, e al termine di ogni votazione, la fumata bianca o nera informa il mondo sull’esito. La fumata bianca indica che un nuovo Papa è stato eletto. Solo dopo l’accettazione dell’eletto e l’annuncio "Habemus Papam" si chiude ufficialmente il periodo di Sede Vacante e si apre un nuovo pontificato.
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