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Sono trascorsi ben 23 anni dall'ultimo incontro tra Cagliari e Monza in terra di Sardegna. L’ultimo precedente sull'isola infatti si disputò nel 2000 in Serie B, gara che si concluse per 2-1 in favore dei rossoblù con la rete della bandiera brianzola siglata dall'attaccante nigeriano Aliyu Datti. Siamo andati a ripercorrere la carriera di questo giocatore scoprendo anche alcuni aspetti curiosi.


L’arrivo in Italia risale nel 1997 quando il Padova,  dopo averlo scovato grazie al lavoro degli osservatori, prelevò Aliyu Datti dal Zaria Young Strikers. L'attaccante, all'epoca adolescente, non era dotato di un grande fisico e faceva dell'agilità la sua maggior arma. Curioso l'aneddoto relativo al suo arrivo in Italia infatti l'ex presidente del Padova Cesare Viganò rivelò: "Quando lo vidi insieme a Garba non sapevo chi scegliere, erano bravi tutti e due. Ma potevo tesserarne uno: così a tavola la sera tirammo a sorte. Ed uscì Aliyu".


Così, grazie alla sorte, Aliyu Datti riuscì ad approdare in Veneto dove esordì in prima squadra nel campionato di Serie B proprio contro il Monza, collezionando in tutto 4 presenze pur non essendo ancora sedicenne. Poi, dopo un breve passaggio nelle giovanili del Ravenna, nel 1998 passò al Milan con la dirigenza rossonera che vide in lui un buon tassello per irrobustire la Primavera.
Complici alcuni problemi di rosa, mister Zaccheroni lo chiamò in panchina per la sfida contro il Bologna per poi gettarlo nella mischia nella ripresa; la mossa si rivelò azzeccata infatti, grazie ad una sua bella accelerata, il 16enne Aliyu si guadagnò una punizione dal limite che Bruno N'Gotty, trasformò in gol regalando tre punti fondamentali per il proseguo dell'annata  che poi si concluse con lo Scudetto. 
Aliyu in rossonero continuò a giocare nella Primavera dimostrando di avere grandi capacità e mettendosi  in mostra anche al Torneo di Viareggio riuscendo così a guadagnarsi un posto ance nell'Under del suo paese.
Nel 2000 venne girato in prestito al Monza, dove tornò a giocare in Serie B. In biancorosso trovò giocatori esperti come Valter Bonacina, Marco Branca e Christian Lantignotti riuscendo comunque a ritagliarsi il suo spazio collezionando 26 presenze e realizzando anche 3 reti. Il suo primo sigillo in biancorosso lo realizzò proprio contro il Cagliari, nella partita vinta dagli isolani per 2-1;  le altre due reti arrivarono verso il finale di stagione quando andò a segno contro la Ternana ed il Siena. A livello personale la sua avventura a Monza fu positiva anche se la squadra concluse la stagione con soli 31 punti con il diciottesimo posto di classifica, retrocedendo così in Serie C1.


Queste le parole di Aliyu nelle quali descrisse la sua stagione a Monza: “Dell’annata in biancorosso conservo bellissimi ricordi. Lì inoltre ho segnato alcuni gol, di solito creavo molte occasioni pericolose ma faticavo in termini realizzativi. A Monza sono cresciuto molto. Era una società satellite del Milan, e molti di noi giovani andavano lì a farsi le ossa“.
Concluso il prestito fece ritorno al Milan per poi venir ceduto, ancora una volta in prestito, al Siena. In Toscana però anche a causa anche diversi infortuni, non riuscirà affatto ad imporsi, restando ai margini della squadra e concludendo la sua avventura con appena quattro presenze.

Nel 2003 Adriano Galliani, per liberare un posto da extracomunitario per ingaggiare Kakà, decise di lasciarlo andare definitivamente, ed Aliyu lasciò il Milan e l’Italia emigrando in Belgio dove trovò la sua dimensione. Dopo una buona annata nello Standard Liegi arrivò in doppia cifra con il Mons e poi giocò anche l'Europa League con il Sportvereniging Zulte Waregem prima di concludere poi la carriera nel 2010 con il Dessel Sport, dopo un anno in patria nelle fila del Niger Tornadoes.


Attualmente, l’ex biancorosso vive in Nigeria ma trascorre alcuni mesi dell’anno a Liegi in Belgio. Proprio nel paese africano dal 2020 fa parte della Dewusky Football Academy, una scuola calcio avente sede a Zaria, città nigeriana facente parte della regione Kaduna State. All'interno dell’organigramma, Aliyu Datti fa parte dell’area scout ed uno dei suoi colleghi è Christian Obodo, altro nome molto bene conosciuto in Italia viste le sue stagioni al Perugia, alla Fiorentina e all'Udinese.