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In occasione della sosta del campionato di serie B, è tempo di fare bilanci. Monza-News ha aperto un mini forum alcuni giornalisti monzesi in vista del finale di campionato. Ecco il punto di vista di Enzo Mauri, collaboratore di 'Qui Brianza News & Brianza più'.

https://www.monza-news.it/monza-calcio/il-momento-del-monza-prima-del-rush-finale-riccardo-este-piu-di-tutto-contera-la-testa/

Enzo, considerando calendario e classifica, quale sarà la principale antagonista del Monza e perché?  

"La principale antagonista del Monza per la conquista diretta della serie A ritengo possa essere la Cremonese, non tanto per il gioco espresso negli ultimi turni e poco esaltante anche a Ferrara, come sottolineato giustamente nei giorni scorsi dal deluso presidente della Spal, quanto per il calendario, sulla carta più agevole rispetto a quello delle avversarie vicine in classifica. Rispetto ai brianzoli, i grigiorossi avranno inoltre il vantaggio di giocare quattro delle ultime sette partite in casa, senza scontri diretti, a parte, forse, l’impegno di Frosinone. Per di più, la Cremonese al momento può vantare due punti in più in classifica sul Monza. La formazione di Pecchia potrebbe perdere la promozione diretta solo con un finale di stagione sciagurato, al momento impensabile ma non impossibile (vedi proprio Monza lo scorso anno). Più arduo il compito per il Pisa, sfavorito dal calendario, ricco di scontri diretti, con quattro incontri esterni su sette".  

– Monza che ha una rosa molto profonda a differenza delle altre: quale 11 ha dato per ora più affidamento e con quale modulo? 

"Io sono da inizio stagione un convinto sostenitore della difesa a quattro, con Carlos Augusto cursore sulla fascia di sinistra. Capisco però che a questo punto del campionato, per non creare stravolgimenti  in formazione, Stroppa debba per forza continuare con la difesa a tre, mettendo in conto qualche rischio ravvicinato in più per Di Gregorio, come avvenuto spesso nel corso della stagione. Questa la mia formazione ideale, un po’ sbilanciata in avanti per ovvi motivi di successi obbligati e considerando per tutti il 100% della condizione: 3-5-2  Di Gregorio; Donati, Paletta, Carlos Augusto; Molina, Colpani, Mazzitelli, Valoti, D’Alessandro; Mota Carvalho, Mancuso. La panchina, poi, può far la differenza in ogni momento della gara, come ampiamente dimostrato durante il campionato" 

– Pe te chi può essere l’uomo promozione e perché? 

L’ ‘uomo promozione’ per il Monza, a parte il bravo allenatore Giovanni Stroppa in grande ascesa, a mio giudizio, potrebbe essere Dany Mota Carvalho, a patto che riesca a ritrovare la giusta condizione fisica e la concentrazione necessaria, un po’ svanita dopo le voci di mercato dei mesi scorsi circa un interesse della Lazio e di altre importanti società sul suo conto. Il portoghese, recuperato al cento per cento,  potrebbe fare la differenza, come nei giorni migliori, obbligando la difesa avversaria ad una doppia costante marcatura e rendendosi pericoloso in fase di assist e conclusioni a rete. Con Colpani, Ciurria, giocatore decisivo nei minuti finali delle varie gare, e D’Alessandro, Mota è uno dei pochi uomini in grado di saltare l’uomo con una certa facilità. I gol splendidi sono poi da sempre la sua specialità, basta ricordare la spettacolare doppietta nel vittorioso derby d’andata contro il Como e la acrobatica rovesciata vincente a centro area agli ultimi ‘europei’ Under 21 con la nazionale portoghese!

– Quanti punti dovrà fare il Monza da qui a fine campionato per centrare l’obiettivo serie A?  

Per me il Monza, da qui a fine campionato, per centrare l’obiettivo Serie A diretta, dovrà fare qualcosa come 15 punti, verosimilmente 4 vittorie (Como, Ascoli, Brescia e Benevento?) e 3 pareggi (Cosenza, Frosinone e Perugia?), senza perdere neppure una partita. Ma forse, buttando un occhio alle quote promozioni degli anni scorsi (Crotone di Stroppa promosso in A con 68 punti), potrebbe bastare raggiungere quota 70, con la media di due punti a partita, exploit alla portata dei biancorossi, come già dimostrato nel corso della stagione.

-Hai già pensato ad un 'voto' in caso di promozione?

"Nel caso di passaggio del Monza in Serie A, sarei disposto ad accompagnare Adriano Galliani a piedi al Santuario della Madonna del Bosco per festeggiare in modo originale la promozione e il mantenimento di una sua promessa fatta a me e al collega Giovanni Belingardi quasi trent’anni fa, alla partenza del Giro d’Italia del 1993 a Porto Azzurro, sull’Isola d’Elba. All’epoca io ero addetto alle Pubbliche Relazioni di IBM Italia, sponsor tecnico della manifestazione, e lui rappresentava Fininvest, subentrata alla Rai dopo decenni di incontrastato monopolio televisivo.                                                                      "Dottore, non doveva lasciarci! Come faremo, noi in Brianza, a conquistare senza il suo contributo la massima categoria? - mi uscì spontaneo dalla bocca, mentre sorseggiavamo tutti e tre insieme un aperitivo in riva al mare -. ‘’Non preoccupatevi, un giorno, finita la mia fantastica storia con la società rossonera, tornerò al Monza ed insieme faremo davvero grandi cose!’’ - fu la sua immediata replica -.                       Ora eccoci qua …".