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E' morto il bambino di quattro anni caduto in una piscina pubblica a Cermenate, in provincia di Como. Il piccolo, recuperato dai bagnini in stato di incoscienza, è stato trasferito d'urgenza in elicottero all'ospedale di Bergamo, dove è stato sottoposto a una procedura di ossigenazione extracorporea (ECMO). 

Nonostante gli sforzi dei medici, il bambino è deceduto nelle scorse ore nel reparto di terapia intensiva. La notizia ha scosso profondamente la comunità locale e solleva interrogativi sulla sicurezza delle piscine pubbliche.

L'incidente in piscina e i soccorsi tempestivi

Secondo le prime ricostruzioni, domenica mattina il bambino avrebbe abbandonato la piscina baby per tuffarsi in quella degli adulti, non riemergendo più. 

Il personale di sorveglianza ha recuperato il piccolo in pochi istanti, ma le sue condizioni erano subito apparse molto gravi. Trasferito immediatamente all'ospedale di Bergamo, il bambino è stato sottoposto all'ECMO nella speranza di salvargli la vita. Purtroppo, i tentativi di rianimarlo si sono rivelati vani e il bambino è morto nelle scorse ore. Questo tragico evento evidenzia l'importanza di una vigilanza attenta e costante nelle piscine pubbliche per prevenire simili incidenti.

Le indagini e la risposta della comunità

La famiglia del bambino, di origini marocchine e residente a Lomazzo (Como), si era mostrata pessimista riguardo alle sorti del piccolo già da martedì. Il pubblico ministero di Como ha disposto un'autopsia che sarà svolta nei prossimi giorni presso lo stesso ospedale di Bergamo. 

Dai primi accertamenti condotti dai carabinieri della compagnia di Cantù e della stazione di Cermenate, non sembrano emergere omissioni nella vigilanza né nei tempestivi soccorsi prestati al bambino. La comunità locale è in lutto e si interroga sulle misure di sicurezza da adottare per evitare future tragedie. 

La morte di questo bambino ricorda a tutti noi l'importanza della sicurezza e della sorveglianza nelle piscine pubbliche.