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Questo riconoscimento, puramente onorario, rappresenta un gesto simbolico di grande rilevanza. «Con questa iniziativa vogliamo affermare i valori di equità e inclusione, impegnando il Comune in azioni concrete per una società più giusta», hanno dichiarato Francesco Racioppi e Lorenzo Spedo di Lab Monza.

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La proposta non si limita all’assegnazione della cittadinanza onoraria: il documento chiede anche l’adozione di misure che semplifichino il percorso verso la cittadinanza per coloro che ne hanno diritto, come il rispetto rigoroso delle tempistiche amministrative per il riconoscimento della cittadinanza ai diciottenni o per la naturalizzazione.

Le misure richieste alla Giunta

La mozione, redatta con il contributo del Centro islamico, mira a risolvere criticità legate alle lungaggini burocratiche che spesso impediscono ai figli di richiedenti di ottenere la cittadinanza una volta raggiunta la maggiore età. Tahany Shanin, rappresentante del Centro islamico, ha sottolineato come le attuali complessità procedurali possano comportare la perdita di diritti fondamentali per molti giovani stranieri.

Tra le azioni richieste alla Giunta ci sono:

  • Facilitare l’accesso alla residenza, prerequisito per la cittadinanza, per tutti coloro che ne hanno diritto.
  • Pubblicare materiali informativi multilingue sulle procedure di cittadinanza, per renderle comprensibili anche a chi non parla italiano.
  • Organizzare campagne di sensibilizzazione nelle scuole e nella comunità, per favorire una maggiore consapevolezza sui diritti legati alla cittadinanza.
  • Celebrare il 2 giugno con eventi dedicati a chi ha acquisito la cittadinanza durante l’anno precedente.

Una risposta al crescente multiculturalismo

Questa decisione riflette l’importanza della componente straniera nella società monzese. Nel 2023, i cittadini stranieri rappresentavano il 12,25% della popolazione di Monza, con un’incidenza del 14% tra gli studenti delle scuole primarie e secondarie. «Parliamo di giovani che crescono sentendosi italiani, ma che spesso subiscono discriminazioni a causa della loro condizione giuridica», ha dichiarato Racioppi.

Il riconoscimento simbolico della cittadinanza intende sottolineare l'appartenenza di questi giovani alla comunità, valorizzandone il contributo e promuovendo una società più equa. «Monza dimostra di voler essere un modello di inclusione, capace di riconoscere la dignità di tutti i suoi cittadini, indipendentemente dalla loro origine», ha concluso.