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Volete sapere se il Monza andrà in serie A? Chiedetelo al Direttore di Monza News, Stefano Peduzzi, che è un…veggente travestito da giornalista. Nell’intervallo del derby col Como avevamo ipotizzato i possibili cambi che Stroppa avrebbe potuto effettuare nella ripresa. “Mazzitelli - mi disse Stefano - non è in grande condizione, potrebbe entrare oggi nel finale; poi giocare ad Ascoli uno scampolo di gara e, essendo in diffida, se venisse ammonito salterebbe la gara interna col Cosenza per potersi preparare alla grande per la trasferta di Brescia”. Detto fatto. O Peduzzi sa leggere il futuro o è il Grande Manovratore che ispira le scelte di Stroppa!

Ho voluto iniziare il mio consueto “punto” con questo simpatico ma assolutamente vero aneddoto. Anche per evitare il solito cliché di commentare un Monza che porta a casa l’ennesimo pareggio esterno (il sesto in otto gare), senza riuscire a conquistare quel successo in trasferta che ancora manca al suo score. Una partita, quella di Ascoli, contro un avversario scorbutico e in buona forma, il cui valore è attestato da una classifica di tutto rispetto. Il Monza ha perso a Pisa e Lecce, squadre che gli stanno davanti in graduatoria. Ma tra quelle con cui ha pareggiato fuori casa, l’Ascoli è con la Reggina la migliore. I punti persi su cui recriminare e rammaricarsi non sono questi, ma quelli lasciati a Vicenza e a Crotone.

Mi sembra che la qualità delle prestazioni dei biancorossi tra gare casalinghe ed esterne si stia avvicinando, ma a livello di punti raccolti continua ad evidenziarsi uno stridente contrasto nel bottino raccolto. Ed è per questo che occorre guardare con attenzione ad un numero che la classifica non evidenzia. Nelle prime dieci/dodici posizioni, quasi tutte le squadre hanno giocato lo stesso numero di gare in casa e fuori, ad eccezione del Frosinone e del Benevento, che ne hanno disputate 8 su 14 tra le mura amiche; e del Monza, che è nella condizione diametralmente opposta rispetto a queste due. Insomma, la vecchia media inglese dice che la squadra di Stroppa ha una classifica potenzialmente migliore di quanto sembri e che col pari di Ascoli ha centrato il settimo risultato utile consecutivo in un campionato che si conferma equilibrato e imprevedibile.

Un’ultima considerazione. Tra arbitri, guardalinee e addetti alla VAR, ci sono sei uomini che hanno la facoltà di giudicare il rispetto delle regole di quanto avviene sul campo. Perché un’attesa così lunga per decretare che il gol di Valoti su assist di Marrone era chiaramente regolare, così come la posizione di Vignato che ha generato l’autorete dell’Ascoli era marcatamente irregolare?

Paolo Corbetta