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L'intervista

Buongiorno, crede che l'arrivo di Szczesny a Monza sia possibile?

"Si tratta di un'operazione difficile. Il calciatore guadagna più degli standard che può permettersi il Monza e allo stesso tempo l'offerta che arriva dall'altra parte è notevole. Tuttavia, Szczesny ha sempre mostrato nella sua carriera di essere atipico per il mondo del calcio. In precedenti dichiarazioni ha sempre mostrato una grandissima intelligenza. Questa cosa non mi fa escludere a priori un possibile trasferimento in Brianza"

 

Perché dovrebbe scegliere Monza e non una squadra che gioca le coppe europee?

"Tek sta bene in Italia e l'ha dimostrato. Parla bene la nostra lingua, è vicino a Milano. Le comunicazioni con la Polonia sono perfette. Può andare e venire dal suo Paese senza problemi. In più il Monza ha dimostrato di essere una realtà solida e navigata. Poi c'è la garanzia di Galliani, che è una perno per tanti. Questo potrebbe influire sulla scelta di Monza".

 

Pensa che l'offerta monstre dell'Al Nassr possa far passare in secondo piano quella del Monza?

"Lui ha sempre detto che i soldi non sono tutto. Gli è nato da poco il secondo figlio, in Italia è praticamente a casa sua. Cambiare cultura e Paese con un figlio piccolo può essere difficile in questo momento. I calciatori a arrivati a una certa età analizzano anche questi aspetti. Tra l'altro è in procinto di lasciare la Nazionale, Euro 2024 è stato il suo ultimo grande torneo con la Polonia".

 

È vero che la Juve potrebbe opporsi al suo trasferimento per non dover pagare la buonuscita e, soprattutto, per guadagnare i 5 milioni offerti dall'Al Nassr?

"Potrebbe influire, anche perché chi l'ha detto è ben informato su queste cose. Questo potrebbe rappresentare un ostacolo. Il Monza però deve coprire al meglio la porta. Di Gregorio ha garantito tantissimi punti ai brianzoli in queste stagioni. Il Monza deve stare molto attento a sostituire quella casella".

 

Gli obiettivi del Monza potrebbero cambiare in caso di arrivo di Szczesny?

"Sicuramente il mantenimento della categoria deve essere sempre il primo obiettivo del Monza. Quest'anno dalla Serie B sono salite tre squadre che daranno filo da torcere alle altre e potranno fare molto bene. Il terzo campionato di fila in A è sempre difficile per le squadre più piccole, vedi per esempio lo Spezia o l'Empoli. Il Monza ha comunque una società solida alle spalle. Szczesny per leadership ed esperienza potrebbe essere una presenza fondamentale nello spogliatoio. è un calciatore che spicca per intelligenza. Nessun polacco tra i giocatori parla l'italiano meglio di Szczesny. Uno come lui ti dà sempre qualcosa in più. Poi è un portiere che para, è ancora in forma".

 

Quali sono le principali differenze tra Di Gregorio e Szczesny?

“Di Gregorio è stato il punto di forza del forma. Di Gregorio forse è più reattivo e copre meglio la porta, vista anche la fisicità. Sono due portieri solidi. Szczesny vince in leadership, ma Di Gregorio può ancora crescere su quel lato. Sono bravi entrambi coi piedi, forse su questo lato meglio Di Gregorio. In ogni caso, sono ottimi portieri. Certo, l'ingaggio di Szvzesny non ti permette di fare plusvalenza in futuro come fatto con Di Gregorio”. 

 

Se l'arrivo di Szczesny al Monza non dovesse andare in porta, chi vedrebbe meglio in biancorosso al posto di Di Gregorio?

"A me piace molto Marco Silvestri, è un portiere particolare su cui punterei per la voglia di rivincita che ha. Viene da un anno difficile, dove è stato messo ai margini dall'Udinese nella seconda parte di stagione per far giocare Okoye. La sua volontà di dimostrare di essere un gran portiere potrebbe fare una differenza. Soprattutto a questa età. Silvestri poi è un ottimo para rigori. Entra nella parte finale della sua carriera, quindi le motivazioni per non sbagliare e dimostrare di essere ancora al top della forma si fanno sentire".