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Nel mondo della racchetta può bastare poco per passare da sorpresa a conferma.

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All’Atkinsons Monza Open 25 l’ha imparato Jacopo Vasamì, il giovane romano classe 2007 che martedì puntava a vincere la sua prima partita a livello ATP Challenger e due giorni più tardi si è regalato un posto al sole dei quarti di finale. 

Anzi, se l’è preso di prepotenza, rifilando un doppio 6-4 d’autorità al talento spagnolo Martin Landaluce, settima testa di serie al Villa Reale Tennis e numero 154 del ranking mondiale, in un testa a testa che promette di riproporsi a livelli ancora più alti. 

Da una parte c’era la grande promessa della Spagna, dall’altra uno dei nostri giovani di punta: come una sorta di Alcaraz-Sinner in miniatura che anche stavolta ha dato ragione all’Italia, felice di aver scoperto una nuova potenziale stella. Perché il gioco mancino di Vasamì abbaglia come il giallo fluorescente del suo cappellino e ha annebbiato le idee di Landaluce, un po’ frettoloso perché sopraffatto dall’arroganza tennistica del laziale. Jacopo ha gestito (di nuovo) la partita da giocatore navigato: in barba ai suoi 17 anni si è fatto bastare un break per set per risolvere il duello, concedendo pochissimo al servizio e chiudendo senza tremare.

Le parole di Vasamì nel post gara..

Sono soddisfatto di come ho gestito la sfida , riuscendo sempre a tenere alta l’attenzione. Il servizio mi ha dato una grossa mano, così come la spinta del pubblico. Non capita spesso di trovare così tanta gente: il Centrale era pieno, ho sentito tanto calore. È anche grazie a loro che sono riuscito a battere uno dei migliori giovani al mondo: questo successo mi dà la consapevolezza di poter fare ottime cose.

A completare la sua giornata d’oro, l'abruzzese Vasamì ha raggiunto anche la semifinale nel doppio con Filippo Romano, a spese dei top-50 Erler/Frantzen. Una vittoria che, insieme a quella del duo Maestrelli/Svrcina, ha dato al torneo la certezza di avere almeno un italiano in finale, visto che le due coppie saranno avversarie venerdì. Prima, Vasamì tornerà in campo in singolare per il quarto di finale contro Vitaliy Sachko, che ha spento in rimonta le ambizioni di Matteo Gigante (3-6 6-4 6-2). Un rivale, l’ucraino di Kremenčuk , che l’azzurrino conosce bene: l’ha affrontato la scorsa settimana a Barletta, perdendo dopo aver mancato un match-point. 

Sachko
Sachko, foto Francesco Panunzio

A Monza la chance per un immediato riscatto, con la semifinale sullo sfondo. Oltre a Gigante, giovedì ha salutato l’Atkinsons Monza Open 25 anche Enrico Dalla Valle, ultimo rimasto fra i giocatori partiti dalle qualificazioni. 

Proprio i tre match vinti in quattro giorni hanno chiesto il conto al ravennate, mai in partita contro il ceco Dalibor Svrcina, 22enne di Ostrava che quest’anno ha già vinto due titoli Challenger (l’ultimo la scorsa settimana proprio a Barletta) e a Monza ha messo il terzo nel mirino. 

Per allungare a otto la sua serie di vittorie consecutive e prendersi la semifinale dovrà battere l’austriaco Filip Misolic (reduce dai Quarti nel 250 di Bucarest), che in chiusura di programma ha superato per 6-0 4-6 6-0 l'argentino Federico Coria, numero 4 del tabellone. 

Il programma di venerdì all'Atkinsons Monza Open 25

Venerdì al Villa Reale Tennis si parte alle 11: sul Centrale apre Vasamì-Sachko, seguita dall’impegno dell’altro azzurro Federico Arnaboldi, opposto al francese Luca Van Assche. 

A chiudere il numero uno del seeding Raphael Collignon contro il britannico Jan Choinski. Sul Campo 1 Misolic-Svrcina (alle 11) e le semifinali del doppio.

RISULTATI DI GIOVEDI' 10 APRILE