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Keylor Navas

Come raccontano i colleghi di Corriere.it nel 2020, Navas e sua moglie sono stati citati in giudizio in Costa Rica a causa di una disputa legata al franchising Electro Body Center, un'attività commerciale da lui introdotta. L'impresa non ha avuto successo, portando a problematiche legali con gli acquirenti, che hanno richiesto un risarcimento di 150.000 dollari per presunti danni tecnici.

L'accusa di schiavitù moderna in Francia

Sempre secondo quanto riferisce Corriere.it nel 2024, in Francia, un operaio ha denunciato Navas per averlo fatto lavorare senza contratto e averlo costretto a vivere in condizioni precarie, in uno scantinato privo di finestre. Secondo la difesa della presunta vittima, si tratta di una situazione al limite della schiavitù moderna. Un video, diffuso come prova, mostrerebbe il portiere affermare: "Qui non lavoriamo secondo le leggi francesi, senza un contratto ti pago in contanti. Lavoriamo secondo le mie regole".

Il contenzioso con l'ex agente in Spagna

A Madrid, infine, ricorda ancora Corriere.it, Navas ha affrontato problemi legali con il suo ex agente, Ricardo Cabañas, a seguito della risoluzione unilaterale del contratto con l'agenzia Breathe Football. Nel gennaio 2024, il portiere è stato condannato a versare 250.000 euro più interessi per la violazione dell'accordo siglato nel 2015. La sentenza è stata impugnata da Navas, che ha presentato ricorso.

Una situazione sempre più complessa

Le vicende giudiziarie del portiere si stanno così accumulando su più fronti, creando un quadro sempre più complesso per la sua carriera e la sua immagine pubblica.

Keylor Navas

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