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Le Frecce Tricolori sorvolano l'Autodromo di Monza
Le Frecce Tricolori sorvolano l'Autodromo di Monza

Pozzani sfata i miti cinematografici su chi vola nelle Frecce Tricolori: 

Succede solo nei film, nella realtà siamo ragazzi come tanti. Io, per esempio, ho una fidanzata di Avellino, Filomena, con la quale convivo da tempo a Udine.

La forza della Pattuglia sta nel lavoro di squadra: 

Veniamo scelti non perché siamo i più bravi ma per le nostre capacità di stare insieme. Siamo come una nazionale dell’aria, giochiamo bene solo se giochiamo di squadra.

Le manovre preferite

Tra le manovre acrobatiche, Pozzani predilige la spettacolare "bomba": 

La bomba (una figura in cui un solista entra nel cono degli altri aerei che si aprono come il tendone di un circo, ndr) resta imbattibile.

Tuttavia, trova unica anche l'Alona: 

Non è una delle più difficili ma una delle più particolari, si chiama l’Alona è l’ultima figura che facciamo. Il solista vola incontro alla Pattuglia e si impenna verso il cielo incrociando il gruppo. È la figura che viene accompagnata dal “Nessun dorma” della Turandot.

L'onore di rappresentare l'Italia e il futuro delle donne nelle Frecce

Essere parte delle Frecce Tricolori per Pozzani significa qualcosa di profondo:

Rappresentare l’Italia, il suo popolo e i suoi valori. È una grande responsabilità e un grande onore farne parte.

Infine, sul tema della presenza femminile nella Pattuglia, Pozzani è fiducioso: 

Non ce ne sono ma solo per una fatto statistico: sono molto meno rispetto agli uomini anche nelle linee di combattimento. Le selezioni però sono aperte a tutti. Arriverà il loro momento.

Luca Pozzoli
Foto clubfreccetricolorijesolo.org

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