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Nella quiete appartata di una casa di riposo romana, Giuliano Urbani, 87 anni compiuti, traccia un bilancio esistenziale che attraversa la storia politica italiana degli ultimi decenni. Con la lucidità di chi ha vissuto da protagonista stagioni cruciali della Repubblica, Urbani non rinuncia a uno sguardo critico e talvolta impietoso sul mondo che lo circonda.

La malattia e la dignità

Colpito da idrocefalo normoteso, una condizione neurologica che sfida la sua integrità fisica, Urbani mantiene intatta la propria capacità di analisi. Il deambulatore è il suo compagno fedele, le mani tremano ma la voce resta decisa. La depressione, che lui definisce "micidiale", non gli impedisce di guardare oltre, di ascoltare musica brasiliana e leggere l'autobiografia di Angela Merkel.

I cantieri politici: la nascita di Forza Italia

La genesi di Forza Italia rivive nei suoi ricordi, in particolare nella notte del 29 giugno 1993 a villa San Martino. Un incontro decisivo con Berlusconi, durato ore, dove si gettarono le basi di un progetto político che avrebbe ridisegnato gli equilibri nazionali. Urbani si definisce non tanto un fondatore, quanto un "progettista", colui che ha contribuito ad architettare l'impalcatura ideale del movimento.

Berlusconi: un ritratto intimo e impietoso