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Sconfitta a parte, che pure era preventivabile date le premesse, quel che mi desta le maggiori perplessità è constatare che gli infortuni continuano a caratterizzare la stagione del Monza. Davvero un brutto segnale. Ieri è stato il turno di Bondo, che, per la verità, è tra coloro che finora non avevano mai avuto problemi. Non si riesce a comprendere il perché della quantità di infortuni muscolari, quasi tutti di lunga durata e molti con successive ricadute dopo la guarigione, che stanno costringendo l’allenatore di turno a scelte obbligate per via delle indisponibilità. Solo sfortuna, giocatori con i muscoli di seta o qualche errata scelta nella preparazione atletica iniziata nel precampionato? Difficile trovare la ragione prevalente.

Resta il fatto che le numerose indisponibilità ostacolano in modo evidente il recupero in classifica, reso ancor più complicato dalle “distrazioni” provocate dalle possibili operazioni di mercato di gennaio. A Bologna mi ha colpito vedere Pablo Marì, non convocato da Bocchetti perché infortunato e che le voci di mercato danno per partente, seduto a fianco di Adriano Galliani. Io ho interpretato questa immagine come un segnale di positività, come un messaggio chiaro del legame forte esistente tra l’AD biancorosso e il calciatore spagnolo. Forse sono troppo romantico, ma mi piace pensare che Pablo Marì rimanga al Monza fino a giugno per ricambiare la stima ed il bene che Galliani gli ha manifestato anche fuori dal campo in questi anni monzesi, in cui il difensore è stato vittima dell’accoltellamento di Assago che gli sarebbe potuto costare la vita.  

Paolo Corbetta

Il simpatico riferimento sul commento tecnico di Bologna-Monza

Mi sia consentito infine un simpatico riferimento a chi ha effettuato il commento tecnico di Bologna-Monza su DAZN. Più volte Alessandro Budel, ex calciatore, allenatore e collaudato commentatore televisivo, ha pensato che a disposizione di Bocchetti in panchina ci fosse Lorenzo Colombo, lo scorso campionato in maglia biancorossa e attualmente in forza all’Empoli. Si trattava invece di Leonardo Colombo, promettente giovane centrocampista. Colombo è un cognome diffuso, non lo si può negare. Meno male che Cristoforo è morto da oltre 500 anni. Paolo Corbetta

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