Monza, chiudono due punti di riferimento della città: addio a un barbiere e a una boutique
Dopo oltre mezzo secolo si spengono le vetrine illuminate in piazza Trento e Trieste e il coiffeur di Regina Pacis
Il 27 dicembre ha segnato la fine di un'epoca per Ermes Pozzi, barbiere e poeta dialettale, che ha chiuso il suo negozio alle 16 in punto. Nel locale di via Mentana 29 tutto è rimasto intatto: i prodotti esposti, i riconoscimenti, le foto storiche, le poltrone originali e i cimeli legati alle sue passioni per il Monza, gli Alpini e i fumetti di Tex. Anche il canto dei suoi canarini continua a riecheggiare tra le pareti. Dopo oltre cinquant'anni di attività, Pozzi ha deciso di andare in pensione, sereno e soddisfatto del suo percorso.
Ai colleghi di PrimaMonza ha spiegato col sorriso:
Sono stati anni bellissimi. Anzi decenni bellissimi. Cominciai a lavorare qui che avevo 21 anni e avevo appena finito di fare il militare...ovviamente con gli Alpini.
Nato a Vobarno, in provincia di Brescia, 76 anni fa, Pozzi si trasferì a Monza nel 1953. Iniziò a lavorare nel negozio, già attivo da un secolo, con il barbiere Romeo Barni. Dopo cinque anni divenne titolare e non lasciò più la sua bottega. In questo lungo periodo ha costruito legami profondi con i clienti, servendo generazioni di famiglie e coltivando la passione per il dialetto monzese.
Pozzi ha condiviso questa passione con l'amico Felice Camesasca.
A volte lo chiamavo e gli chiedevo se potevo andarlo a disturbare un attimo, lui, immancabilmente mi rispondeva in dialetto: “Vieni basta che non parli in italiano”, mi diceva.
Le sue poesie e canzoni dialettali sono state accuratamente archiviate e custodite.
È il momento di vendere. Certo, mi dispiace. Ho passato anni davvero belli, sono soddisfatto di tutto quello che la vita mi ha dato.