Monza-Milan, i precedenti: nel dominio ospite c’è spazio per storici miracoli biancorossi
Milan spesso vittorioso e Monza protagonista di due grandi imprese, la più recente da leggenda in massima serie. Più di un secolo fa il primo confronto, spunta anche un precedente di “casa” a San Siro
Nuovo e attesissimo derby lombardo in programma per il Monza di Alessandro Nesta.
Dopo il ko di Bergamo, maturato in una gara, però, condizionata dalla conduzione arbitrale discutibile e che ha penalizzato i biancorossi autori di una buona prova, si torna subito domani, 2 novembre, all’U-Power Stadium per ospitare alle 20.45, in occasione dell’undicesimo turno di Serie A, il sempre ambizioso Milan (nonostante la sconfitta interna contro la capolista Napoli) guidato da Paulo Fonseca.
Un club quello rossonero che, per chiare ragioni, è nel cuore di più di qualche protagonista biancorosso.
Nesta è stato ed è tutt’ora leggenda del club meneghino per quanto dimostrato e conseguito dal 2002 al 2012; al Milan l’attuale tecnico dei brianzoli nono solo si è affermato tra i migliori difensori centrali al mondo, ma ha vinto praticamente tutto ciò che si poteva conquistare distinguendosi per eleganza, professionalità e attaccamento alla causa. Un fuoriclasse.
Proprio dietro alla scrivania di quel Milan leggendario sedeva Adriano Galliani, presente fisicamente nella gloriosa e vincente storia rossonera per oltre trent’anni. Il tutto condiviso con il compianto patron Silvio Berlusconi, certamente ricordato anche in questa occasione.
La storia incrociata tra i due club si era sviluppata in particolare dal 1986, quando proprio Berlusconi aveva rilevato il prestigioso club meneghino dopo anni bui e contattato l’amico Galliani, allora vicepresidente del Monza, in qualità di Amministratore Delegato. I successivi, noti e incredibili risultati nazionali, europei e mondiali avrebbero ricondotto il Milan nell’Olimpo del grande calcio, cambiandone per sempre storia e faccia. Protagonista di questa storia, fuoriclasse con la fascia al braccio, anche Paolo Maldini, la cui dinastia prosegue oggi con il figlio Daniel, in forza al Monza e cresciuto nel vivaio rossonero.
Sabato si tratterà, dunque, di un nuovo derby intrecciato, emozionante, e già da pagine di storia tra vicinanza geografica, doppi ex, incroci societari, gare amichevoli e, naturalmente, precedenti ufficiali degni di nota.
I precedenti ufficiali
Tra Coppa Italia, Serie A, B e pure Prima Categoria Lombarda (vecchia competizione), i precedenti casalinghi sono 10 e presentano un netto dominio ospite: nessun pareggio e netto parziale di 8-2 per il Milan alla voce dei successi.
Il primissimo confronto venne disputato addirittura più di 104 anni fa nell’allora Prima Categoria Lombarda: il 24 ottobre 1920, i rossoneri passeggiavano sul Monza con un 1-4 al campo delle “Grazie Vecchie”. Di Mandelli il punto della bandiera biancorosso.
Nel 1958, in Coppa Italia, il ‘Diavolo’ si sarebbe ripetuto con il medesimo risultato allo stadio “Città di Monza”. Firma celebre quella finale di Juan Alberto Schiaffino.
Sempre nel trofeo nazionale, il 6 settembre 1964 il Monza di Vittorio Malagoli avrebbe scritto un capitolo di storia nell’allora San Gregorio centrando la sua unica vittoria contro i prestigiosi avversari, guidati in quella occasione dal ‘Barone’ Nils Liedholm, leggenda rossonera e futuro tecnico proprio dei brianzoli: in una sfida interminabile e protrattasi fino ai tempi supplementari, 2-1 fu il risultato finale grazie a uno scatenato Mariano Melonari, autore di una doppietta e glaciale dal dischetto proprio nel tempo addizionale. Per il Milan, non sufficiente a passare il primo turno eliminatorio il gol di David, anch’egli poi allenatore del Monza.
Curiosamente, sarebbero stati proprio i biancorossi di Liedholm, nel 1968, a capitolare nuovamente in Coppa Italia per 0-3 (gol di Prati, Hamrin e Schnellinger) contro un grande Milan, campione d'Italia in carica e di lì a poco anche d’Europa.
Il 29 agosto 1971, nella stessa competizione, un’altra rete di Pierino Prati al Sada sarebbe stata sufficiente agli ospiti per vincere. Al termine della stagione, avrebbero alzato la Coppa.
L’affascinante derby sarebbe stato nuovamente d’attualità, a sorpresa, a inizio degli anni ’80. Il Milan, a causa dell’oscuro e mai totalmente chiarito Totonero in cui fu trascinato, si ritrovò retrocesso in Serie B, ‘casa’ del Monza.
Così, il 18 gennaio 1981 il Sada avrebbe ospitato un confronto di campionato. A gelare impianto e tifosi di casa sarebbe stato uno spietato Antonelli, cresciuto nel Monza e rimbalzato tra brianzoli e milanesi a più riprese, con una conclusione ravvicinata successiva a uno stop a seguire da applausi. Dopo il raddoppio di Battistini con un preciso diagonale, Monelli avrebbe solo potuto accorciare di destro le distanze. Qulle due squadre avrebbero al termine della stagione aperto e chiuso la classifica: Milancampione e di nuovo in A, Monza tristemente fanalino di coda e retrocesso in C1.
Clamorosamente il Milan sarebbe riscivolato in cadetteria nel massimo campionato seguente, questa volta per demeriti sportivi e nel momento più buio. Fu così che il 17 ottobre 1982 i due club si ritrovarono al Sada: i rossoneri, poi vincitori del campionato, s’imposero nettamente per 1-4. Curiosità dell’incontro, ben 4 delle 5 reti tortali dell’incontro arrivarono con colpi di testa e le 3 rossonere su tripletta di assist di un incontenibile Evani: lo scozzese Joe Jordan ne fece addirittura due, il biancorosso Pradella accorciò sempre incornando e beffando Piotti con un pallonetto, il subentrato Serena chiuse i giochi imitando i colleghi. Nel mezzo la rete di Pasinato, con un destro da posizione defilata.