Gli affreschi degli Zavattari a Monza: un tesoro artistico di rilevanza mondiale
L'importanza storica della Cappella di Teodolinda

Nel corso dei secoli, diverse interpretazioni hanno circondato questi affreschi. Lo storico Bartolomeo Zucchi e il canonico Giuseppe Maurizio Campini avevano inizialmente suggerito che gli abiti rappresentati fossero di foggia longobarda. Tuttavia, ricerche più recenti, in particolare quelle del professor Pier Franco Bertazzini, hanno dimostrato che si tratta invece di una fedele rappresentazione della moda viscontea del XV secolo.
La moda e i costumi del Quattrocento
Gli affreschi offrono una preziosa documentazione della moda dell'epoca viscontea. Le figure femminili indossano la caratteristica "pellanda", un abito lungo con maniche ad ala e vita alta, mentre gli uomini sono raffigurati con "zuponi" (giubbotti) e tipici copricapi dell'epoca. I soldati rappresentati rispecchiano fedelmente l'aspetto delle compagnie di ventura attive nella zona di Milano durante il periodo di realizzazione degli affreschi (1440-1449).
Un capolavoro del tardogotico
Gli affreschi degli Zavattari rappresentano un esempio eccezionale dell'arte tardogotica, caratterizzata dalla ricerca di un ideale di bellezza aristocratico e raffinato. I personaggi, dalla regina Teodolinda al re Agilulfo, sono rappresentati secondo canoni estetici classicheggianti che hanno valso agli artisti l'appellativo di "pittori della grazia", ponendoli sullo stesso piano di maestri come Antonio Pisanello.