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Filippo, sia Venezia che Monza stanno vivendo un momento delicato di stagione. Voi avete confermato la fiducia a mister Di Francesco, mentre i biancorossi proseguiranno con Nesta almeno fino a fine campionato. Che partita ti aspetti sabato pomeriggio?

“All’inizio della stagione abbiamo avviato un progetto tecnico con mister Di Francesco, con l’obiettivo di strutturare un Venezia competitivo e all’altezza della Serie A. Vogliamo combattere fino alla fine per la salvezza. Mi aspetto una partita combattuta, come tutte in questa fase della stagione.”

Il Venezia ha spesso mostrato un bel gioco, una squadra compatta e ben allenata. Tuttavia, i risultati non sempre sono stati all’altezza delle prestazioni. Da cosa dipende secondo te questa altalena?

“Nel percorso di crescita abbiamo pagato l’inesperienza e la mancanza di furbizia in alcuni frangenti, lasciando punti preziosi. Era prevedibile una fase di adattamento, che ritengo ora superata. Il gruppo oggi è più maturo e ha più certezze.”

Hai dichiarato recentemente che alcune cose sono state fatte bene, altre forse migliorabili. Ti riferivi in particolare al mercato di gennaio o ad altro?

“Mi riferivo soprattutto all’inesperienza di campo in Serie A. Il miglioramento passa dalla capacità di imparare dagli errori e costruire nuove certezze. Questa è la nostra vera sfida.”

Nella rosa arancioneroverde figurano due attaccanti che a Monza hanno lasciato il segno: Gytkjaer e Maric. Come sta andando il loro percorso in Serie A e che rapporto hai mantenuto con loro?

“Cristian è un giocatore importante per esperienza e qualità. Maric era partito bene, poi un infortunio lo ha frenato. Contiamo molto su entrambi. Li ho voluti sia a Monza che a Venezia: sono due ragazzi straordinari anche dal punto di vista umano.”

La classifica del Venezia ti sembra coerente con quanto mostrato finora in campo, o c’è qualcosa che secondo te vi penalizza oltre i risultati?

“La classifica la guarderemo alla fine. Il nostro unico focus è la partita col Monza. Crediamo nei nostri mezzi.”

All’andata, all’U-Power Stadium, la Curva Davide Pieri ti ha voluto omaggiare con uno striscione e un saluto speciale sotto la curva. Ti aspettavi questo calore da parte del tifo biancorosso?

“Con la Curva ho un rapporto speciale. Monza per me è stata casa: ho condiviso sofferenze e gioie, dalla Serie D alla storica promozione in A.”

Durante il primo anno della nuova proprietà Berlusconi-Galliani ci furono molti cambiamenti e anche alcune difficoltà. Quali furono i momenti più complessi e come li hai affrontati?

“Tutto cambiò velocemente. Passammo dalla Serie C a un progetto ambizioso in A. Dovevamo bruciare le tappe. Ho imparato tanto, anche grazie a una struttura moderna e solida. Sarò sempre grato al presidente Colombo e alla famiglia Berlusconi per la fiducia.”

Nel novembre 2022 hai scelto di lasciare il Monza, dopo sette anni e ben tre promozioni. Una scelta di stimoli o c’era anche altro dietro la tua decisione di scendere temporaneamente di categoria?

“Cercavo una nuova sfida. Il Venezia aveva una proprietà straniera ambiziosa, desiderosa di crescere. Mi è stato chiesto di contribuire a un progetto importante, anche al di là dell’area sportiva. La promozione dello scorso anno ha ripagato questa scelta.”

Cosa ti ha convinto ad accettare il progetto Venezia? Cosa ti ha colpito della proposta e dell’ambiente lagunare?

“Il presidente Duncan mi ha trasmesso la voglia di costruire un club sano, competitivo ed equilibrato dal punto di vista economico. Cercava un manager giovane ma esperto. La distanza fisica della proprietà era una sfida ulteriore ma stimolante.”

Che differenze hai trovato tra il Monza di Galliani e il Venezia attuale, sia dal punto di vista organizzativo che progettuale?

“Galliani ha una gestione consolidata e vincente, a Monza si seguiva la sua linea. A Venezia c’è una proprietà con alta cultura finanziaria: la mia esperienza nel calcio italiano è stata utile per dare un’impronta più sportiva al progetto.”

Infine, che tipo di emozione sarà per te affrontare il Monza da ex dirigente, in una gara così importante?

“Sarà una gara speciale. Monza è nel mio cuore. Ma sabato sarò concentrato solo sul Venezia. I nostri tifosi ci daranno la spinta per ottenere un risultato importante.”

Antonio Scirtò

Antonelli

Lunedì torna "Monza, una città da Serie A"

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