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Fabrizio Cesana
Fabrizio Cesana

Dovevo restare pochi giorni, e invece sono qui da dieci anni’, racconta ai colleghi di Corriere.it con un tono in cui si mescolano orgoglio e incredulità.

Il suo viaggio inizia quasi per caso. 'Paolo Berrettini, allora ct dell'Under 20 del Congo, mi propose di fargli da assistente. Ero perplesso, ma alla fine decisi di partire'. La decisione, seppur difficile, si è rivelata vincente. Dopo la scadenza del contratto di Berrettini, il Ministero dello Sport congolese gli affida la responsabilità del movimento giovanile e della Nazionale Under 17. Fabrizio accetta e si immerge in una realtà totalmente diversa: ‘I primi mesi sono stati difficili, ero abituato a standard altissimi. Qui ho dovuto imparare la pazienza e adattarmi’.

Fabrizio Cesana e la rivoluzione del calcio giovanile in Congo

Cesana ha rivoluzionato il sistema calcistico giovanile del Congo, creando un vivaio che accoglie ragazzi dagli 8 ai 17 anni. Prima del suo arrivo, non esisteva nulla del genere: ‘I club non avevano settori giovanili, e la formazione era inesistente. Ora gestiamo 290 ragazzi’, spiega sempre dalle colonne di Corriere.it. Nonostante le difficoltà logistiche, la passione per il calcio è palpabile: 'I ragazzi percorrono anche 10 chilometri a piedi per allenarsi. In Italia, l'entusiasmo per il calcio è calato; qui è ancora un sogno che pulsa forte'.

Fabrizio Cesana e le sue giornate (ad alto tasso calcistico) in Congo