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Dal 25 novembre 2023, Filippo Turetta è detenuto nella casa circondariale di Montorio, dove affronta un’accusa gravissima: omicidio volontario pluriaggravato, sequestro di persona e occultamento di cadavere dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin

Reati che potrebbero condurlo a una condanna all'ergastolo, con la sentenza che è attesa proprio in queste ore. La sua vita si svolge in una routine scandita da attività mirate alla rieducazione e al miglioramento personale, in un contesto che accoglie 600 detenuti, 73 dei quali, come lui, sono accusati di crimini legati alla violenza di genere.

Una routine costruita tra musica e apprendimento

Nonostante il peso delle accuse, Turetta cerca di strutturare le sue giornate in modo significativo. Partecipa attivamente alle attività musicali del carcere, suonando uno strumento all'interno di una band, e segue un corso di inglese per perfezionare le sue competenze linguistiche. Sebbene i suoi studi in ingegneria biomedica siano stati interrotti, si tiene impegnato con corsi di formazione organizzati per i detenuti. 

Queste attività, oltre a fornirgli uno scopo quotidiano, rappresentano anche un tentativo di costruire una nuova identità e di avvicinarsi a un possibile percorso di rieducazione.

Il contesto della detenzione