x

x

Nella sezione riservata ai detenuti accusati di violenze di genere, Turetta condivide una cella, avendo a disposizione spazi per la scrittura, la riflessione e il confronto. La struttura carceraria, guidata dalla direttrice Francesca Gioieni, pone una forte attenzione ai diritti delle donne, come evidenziato dallo striscione “Non calpestiamo i diritti delle donne” appeso sulla cancellata, frutto del lavoro congiunto di detenuti e insegnanti.

giulia cecchettin
Giulia Cecchettin

Turetta si mostra taciturno e rispettoso delle regole del carcere, mantenendo un atteggiamento riservato che non lo spinge mai a pronunciare il nome della vittima. Questa distanza emotiva sottolinea quanto il percorso verso una reale consapevolezza e rieducazione sia ancora lungo e complesso.

Il processo e l’attesa della sentenza

Il giovane, nonostante il clamore mediatico, ha scelto di partecipare attivamente al processo iniziato nel settembre scorso e che lo vede imputato davanti alla Corte d'Assise di Venezia. La prima sentenza è attesa per il 3 dicembre 2024 e potrebbe segnare il destino di Turetta per molti anni a venire.