Monza-Fiorentina, i precedenti: vantaggio Viola, contestazioni e una grande rimonta biancorossa
Tra i pochi ma sempre animati incroci tra i due club spiccano un curioso precedente “estivo” in campo neutro e la memorabile rimonta dei bagaj del grande ex Palladino
Monday night casalingo per i biancorossi di Salvatore Bocchetti. Lunedì 13 gennaio (ore 20.45), in occasione del ventesimo e primo turno di ritorno di questo campionato di Serie A, il contestato Monza, ormai “stabile” e tristemente fanalino di coda, ospiterà all’U-Power Stadium la Fiorentina del grande ex (e compagno di squadra di Bocchetti al Genoa) Raffaele Palladino, avversario decisamente temibile e con reali ambizioni europee nonostante una vittoria viola manchi da inizio dicembre.
Dall’altra parte, i biancorossi in caduta libera dopo il pesantissimo ko interno contro il Cagliari e a caccia dell’occasione buona per tentare una disperata rimonta: ultimissimi a -7 dalla zona salvezza, reduci da 5 sconfitte consecutive e ancora con un’unica vittoria all’attivo arrivata lo scorso ottobre.
L’impegno non potrà inoltre lasciare indifferenti due grandi avversarsi ed ex di turno: Andrea Colpani e, soprattutto, il già citato Raffaele Palladino.
Lunedì quest’ultimo ritroverà non solo il vecchio club ma il clima “di casa”, tanti volti conosciuti e quello stadio teatro di tante soddisfazioni collettive e personali.
Il Monza e Monza lo avevano lanciato con grande fiducia, quest’ultima soprattutto del compianto Presidente Silvio Berlusconi e dell’AD Adriano Galliani, da allenatore esordiente in A dopo aver scalato le gerarchie dello staff biancorosso: ritiratosi a Monza nel 2019 per problemi fisici, Palladino era subito diventato collaboratore del settore giovanile, per poi allenare l’Under-15 e la Primavera, fino alle semifinali di Primavera 2 sfiorando una storica promozione.
Il 13 settembre 2022 veniva promosso a tecnico della prima squadra esordendo con la storica vittoria per 1-0 sulla Juventus, prima affermazione assoluta in massima serie per il Monza.
Data presto un’identità alla squadra e messa la sua impronta sui successi del gruppo, avrebbe subito instaurato un grande rapporto con società e tifosi conducendo sapientemente il collettivo, alle sue prime apparizioni in grandi palcoscenici, a due storiche e tranquille salvezze (in classifica un 11º piazzamento a -4 dalla zona Europa nella stagione d’esordio e un 12º nella seconda) condite da successi di lusso e su avversari ben più quotati. Al termine della scorsa stagione il commosso saluto alla piazza, scandito da un elenco di ringraziamenti a chi aveva creduto, innanzitutto, nella sua persona.
Si delinea, così, un significativo e “pesante” confronto che andrà ad aggiornare i tabellini storici.
I precedenti ufficiali
I precedenti “brianzoli” tra Serie A, B e Coppa Italia sono solo 6, data l’assidua presenza dei Viola in massima serie (i toscani non sono mai retrocessi tra il 1939 e il 1993). I tabellini vedono la Fiorentina avanti per 3-2 alla voce successi, ai quali si aggiunge un pari a reti inviolate.
Tra questi risultati si registra un curioso precedente “casalingo”, valido per la fase a gironi della Coppa Italia, disputatosi precisamente il 21 agosto 1985 sul neutro di Viareggio su richiesta della stessa società biancorossa, interessata a proporre tale località marittima e tipicamente estiva per attrarre un maggior numero di tifosi toscani e monzesi “vacanzieri”.
0-3 fu il risultato per una Viola superiore di categoria e destinata a raggiungere il 4ª posto in quell’imminente campionato di massima serie, con il Monza che invece sarà tristemente retrocesso in C1. In gol, oltre a Pasquale Iachini con un gran destro da fuori area e a Sergio Battistini, anche il grande ex Daniele Massaro, nato a Monza, cresciuto nelle giovanili biancorosse e abile in quel frangente a concludere di sinistro in diagonale. Per il Monza due legni colpiti a gara ancora in corsa.
Riavvolgendo il nastro a 15 anni prima, ecco il primissimo incrocio monzese tra i due club, datato 4 novembre 1970. Al Sada, in occasione dei quarti di finale sempre del trofeo nazionale, il Monza del grande Gigi Radice, successivamente anche allenatore dei toscani, veniva superato per 0-2 (reti di De Sisti ed Esposito) dai Viola poi qualificati all’allora raggruppamento finale.
Il Monza si sarebbe vendicato il 7 giugno di 8 anni più tardi, quando con un pirotecnico 3-2 nei gironi di accesso diretto alla finale avrebbe eliminato aritmeticamente i gigliati dalla competizione. L’iniziale vantaggio ospite di Sella, poi autore di una doppietta, veniva rimontato dai biancorossi Blangero, Cantarutti e Acanfora in un clima “locale” però ostile e teso.
I tifosi brianzoli si resero, infatti, protagonisti di una dura contestazione verso i ragazzi di Alfredo Magni, colpevoli solo due giorni prima di aver mancato ancora il sogno promozione in Serie A perdendo a Pistoia e subendo il decisivo sorpasso dell’Avellino. Dopo alcuni cori dai toni aspri, l’intera curva avrebbe abbandonato lo stadio generando caos e qualche danno nei pressi dell’impianto. Pochissimi sostenitori sarebbero rimasti fino a fine match. Restava, così, solamente il buon cammino di Coppa, conclusosi proprio nel girone che precedeva la finalissima.