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Ciao Matteo, che Roma si ritroverà davanti il Monza domani pomeriggio?

“Questa è una Roma molto diversa rispetto a quella vista nelle prime uscite. Juric è alla quinta partita, le prime quattro vanno divise in due blocchi. Quelle con Udinese e Athletic Bilbao, con tanta aggressività sui portatori di palla avversari, contro due squadre che cercano un minimo di fare la partita. In queste due partite la Roma è riuscita a esprimere quel gioco che vorrebbe vedere sempre Juric. Con Venezia ed Elfsborg, due squadre che, al contrario, hanno lasciato il possesso alla Roma, i giallorossi sono apparsi più in difficoltà. Io mi aspetto che domani la Roma incontrerà le stesse problematiche accusate contro Elfsborg e Venezia. Sono certo che Nesta abbia visionato queste ultime partite e cercherà di non sbilanciarsi. La Roma purtroppo quando ha la sfera tra i piedi fatica molto di più di quando non la ha. Mi aspetto dunque una Roma ancora in difficoltà in costruzione, ammesso e non concesso che domani sera giocheranno Dybala e Dovbyk, aumentando di conseguenza il tasso tecnico e quindi la possibilità che possa concretizzarsi qualche soluzione vincente”.

In che modo la Roma è cambiata con l'avvicendamento in panchina?
 

“Purtroppo ancora non siamo riusciti a capirlo. Juric ha un gioco ben definito, abbiamo conosciuto bene la nidiata dei ‘figli di Gasperini’, che alla fine poi sono molto diversi tra loro. Palladino, per esempio, cerca molto il posseso palla. Juric ha invece un gioco molto più enigmatico, va a pressare in ogni zona di campo, ho visto atteggiamenti diversi tra Udinese e Bilbao. Con i friulani la Roma è andata a pressare sull'uno contro uno come la miglior Atalanta di Gasperini. Nelle altre partite ha giocato in maniera molto più posizionale. La grande differenza è questa: un'aggressione a tutto campo, quasi uomo contro uomo, rispetto alla Roma di De Rossi, squadra molto più posizionale, anche se non mancavano limitati scambi di posizione tra i calciatori. Con Juric stiamo vedendo una Roma molto diversa. Alla fine va detto che quest'anno la squadra di De Rossi non l'abbiamo mai vista. Sono state, con Daniele, tre gare con una rosa in costruzione. L'unica Roma di De Rossi è stata quella di Genova, e infatti è stata la miglior Roma ammirata in questo scorcio di campionato”.

Raffaele Palladino è mai stato vicino alla Roma?

raffaele palladino
Raffaele Palladino - Foto: Facebook AC Monza