Roscioni (Radio Romanista): 'Nesta indecifrabile, ma i brianzoli possono salvarsi. Palladino? Vi svelo un particolare'

 

“Sì. Parliamo ovviamente di indiscrezioni, di fonti più o meno attendibili. Diciamo che una voce a Roma abbastanza insistente voleva che la Souloukou spingesse per il binomio tutto monzese Palladino allenatore e Modesto direttore sportivo. Con il francese aveva tra l'altro già lavorato ai tempi dell'Olympiakos. Questi rumors giravano in particolare nel periodo intercorso tra l'annuncio del rinnovo di De Rossi e l'effettiva firma sul contratto. Due mesi quindi, da aprile a giugno, in cui era forte la tentazione Palladino. A Trigoria c'erano però due fazioni opposte: quella capitana da Lina Souloukou, favorevole all'arrivo del tecnico di Mugnano, e quella guidata dai Friedkin, favorevoli alla conferma in panchina della bandiera De Rossi. Alla fine ha prevalso la linea pro De Rossi e il resto è storia recente. Ecco dunque spiegati i ritardi di Palladino alla Fiorentina e di tutto il domino panchine della scorsa estate”.

Come giudichi questo inizio claudicante del Monza?

Ancora non sono riuscito a farmi un'idea delineata di questo Monza. Parliamo di una squadra profondamente rinnovata, che ha salutato, oltre al tecnico Palladino, giocatori importanti come Michele Di Gregorio e Andrea Colpani. Quest'ultimo l'anno scorso era il vero e proprio faro dei brianzoli. Il Monza ha poi cambiato modulo. Davanti fa completo affidamento su Djuric, un calciatore apprezzabile ma che non so quanto possa rendere come centravanti per un'intera stagione. Io personalmente avrei puntato ancora su Lorenzo Colombo, un giocatore che ha ampi margini di crescita".

Sulla salvezza del Monza

"In Serie A salvarsi non è sicuramente facile, ma non è nemmeno impossbile. Ultimamente la quota salvezza si è abbassata di parecchio. I brianzoli se la lotteranno fino alla fine. Il Monza non è una squadra malvagia, ha dei calciatori importanti, adatti alla Serie A. Il mio dubbio più grande è Alessandro Nesta. Devo capire se si tratta di un allenatore valido o dell'ennesimo flop in panchina della nidiata dei campioni del mondo del 2006. Onestamente non sono ancora riuscito a decifrarlo come allenatore. Come si dice in questi casi, quando c'è da salvarsi il manico conta parecchio".

Monza-Roma vedrà Nesta di nuovo avversario della Roma, questa volta da allenatore, che effetto ti fa?

“Nesta è sempre stato un calciatore molto rispettato. Poi l'aver voltato le spalle alla Lazio per andare al Milan è sempre stato visto come un vanto dai tifosi della Roma, che facevano il paragone con le fedeli bandiere De Rossi e Totti. Verso Nesta non c'è mai stato un odio viscerale come nei confronti di Di Canio e Nedved. Un po' come Bruno Giordano negli anni ottanta: quando hai davanti calciatori così forti nasce sempre un profondo rispetto verso il campione”.

Quali giocatori toglieresti al Monza? E chi sono i migliori al momento della Roma?

“Al Monza toglierei Matteo Pessina, calciatore di livello assoluto, e Dany Mota, che quando è in giornata è un calciatore da grande squadra. Dany ha fiuto del gol, tecnica, velocità e inserimento. Un giocatore importante ma molto discontinuo, motivo per cui non ha spiccato il volo. Riguardo alla Roma, in questo momento i più in forma sono Angeliño e i due giovani Baldanzi e Pisili, che senza dubbio sono  gli elementi più brillanti di questo inizio di stagione, anche se non so se domani verranno schierati da Juric. Ovviamente va menzionato anche Dovbyk, che si sta ambientando ma sembra aver preso la strada giusta”.

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